ROMA – Gervinho è finalmente tornato a Roma e, per di più, l’ha fatto da trionfatore. L’ivoriano porta con sè il titolo continentale e il neo compagno in giallorosso Doumbia. Garcìa ritrova la sua freccia, ma, ora, deve ridisegnare una Roma diversa.
CON LJAJIC E TOTTI – La prima ipotesi che viene in mente è quella che vedrà Gervinho e Ljajic ai lati di Totti. Questo è stato un modulo spesso usato da Garcìa e che ha regalato buone partite, ma, con una controindicazione: la mancanza di un bomber. Totti, infatti, non gioca come centravanti in questo modulo, ma da trequartista, pronto ba innescare, con le sue idee illuminanti la corsa e la tecnica dei due esterni. Il problem è che, in questo modo, la Roma ha una sola, credibile, opzione offensiva, quella di Ljajic, dato che Gervinho al gol è allergico come Superman alla Kriptonite. Ciò che Garcìa vuole, invece, è aumentare la produzione di palle gol e la percentuale realizzativa.
TOTTI A RIPOSO – Per questo motivo è possibile che il tecnico lanci da subito titolare Doumbia con l’ex Fiorentina e Gervinho ai suoi lati. La mobilità di Doumbia e il suo fiuto del gol, potrebbero combinarsi perfettamente con la tecnica di Ljajic e la velocità di Gervinho. Questo significa che si va verso una sorta di staffetta tra Totti e il neo romanista. Probabile che Garcìa, anche in vista dei futuri impegni europei, decida di centellinare l’impiego del capitano, in modo di permettergli di poter reggere al meglio il doppio impegno.
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