L’ultima delusione maturata ad Indian Wells, il primo Master 1000 della stagione, certifica la crisi dell’azzurro Matteo Berrettini. Il tennista italiano ci aveva abituati in maniera diversa. Questa eliminazione solleva molti dubbi sul suo attuale stato di forma. Basti pensare che l’anno scorso in questo periodo aveva raggiunto il suo best ranking, occupando la posizione n.6. Attualmente, dopo un inizio di stagione complicato è sceso al n.23. Non è tanto la classifica a preoccupare, ma appunto la condizione fisica.
Berrettini: inizio di stagione
Ad inizio anno, la United Cup, torneo internazionale di tennis misto che si disputa tra squadre di giocatori della stessa nazionalità sembrava il preludio della continuità della carriera di Berrettini. Le sue vittorie convincenti contro Ruud, Hurkacz, Tsitsipas portavano l’Italia alla finale, poi persa, contro gli Stati Uniti. Sconfitta con Fritz decisa da due tie break lottati e combattuti. Al primo grande appuntamento, gli Australian Open, è arrivata la prima delusione. L’eliminazione al primo turno contro Andy Murray suonava come un campanello d’allarme. Avversario di primissimo livello, ma non certo quel tennista ammirato in passato, capace di arrivare in vetta alla classifica. In cinque lottatissimi set, dopo una rimonta pazzesca, si concludeva l’avventura australiana.
Berrettini: primo turno ad Indian Wells
Il tennista romano, in preparazione al primo Master 1000 della stagione si è iscritto all’ Atp di Acapulco, in Messico. Un torneo caratterizzato dal ritiro ai quarti di finale contro il danese Rune che confermava la non brillante condizione fisica. Dopo un parziale di 6-0, ha deciso di ritirarsi. Un dolore al polpaccio destro lo ha limitato sin dall’inizio. Per non rischiare, la decisione di abbandonare per non compromettere il torneo successivo. Il sorteggio del tabellone di Indian Wells gli proponeva il giapponese Daniel, n.103. Un primo turno, sulla carta agevole, non rispettato sul campo. Infatti con un parziale di 6-7,6-0, 3-6 veniva incredibilmente eliminato. Un partita in cui i suoi colpi migliori, servizio e risposta, lo hanno condannato. Troppo falloso ed impreciso.
Berrettini: ritorno al passato: tornei challenger
L’eliminazione inaspettata l’ho ha portato ad un cambio di programma repentino. Dopo anni infatti ha deciso umilmente di ritornare a giocare tornei minori. Grazie ad una wild card, sarà testa di serie n.1 a Phoenix, un torneo Challenger già vinto ad inizio carriera nel 2019. Non ha avuto mai nessun problema, nessuna sconfitta. La curiosità è tanta. Non ci resta che seguirlo in attesa di ritrovarlo in una condizione migliore, dopo tutto è sempre stato finalista a Wimbledon, e non sono passati decenni, ma solo 2 anni fa. Esordirà contro il bielorusso Ivashka, n.85 del ranking, anche lui eliminato ad Indian Wells al terzo turno da Medvedev. I precedenti dicono che in passato non ha avuto mai nessun problema, nessuna sconfitta. La curiosità è tanta. Non ci resta che seguirlo in attesa di ritrovarlo in una condizione migliore, dopo tutto è sempre stato finalista a Wimbledon, e non sono passati decenni, ma solo 2 anni fa.