Ci stanno mandando al manicomio. Il fascino del mercato è proprio questo: il giorno prima un calciatore lo accosti ad un club, il giorno dopo lo mandi da tutt’altra parte. Ci mancava, però, che nello stesso giorno, lo stesso calciatore, venisse dato in due squadre diverse; dimostrazione della complessità della trattativa. Scusate, abbiamo omesso il soggetto, talmente scontato che non ha bisogno di essere citato: Carlitos Tevez si è portato avanti, fittando casa a Milano, in pieno centro – zona Moscova – dove lui adora fare colazione da “Princi”. Ora il problema è di Milan ed Inter. Nello stesso giorno, dicevamo, la Gazzetta dello Sport ha di fatto benedetto con una foto a Rio, il passaggio dell’argentino al Milan. Nelle stesse edicole, il Corriere dello Sport non ha avuto dubbi sull’affare dell’Inter. Ci esaltiamo davanti alle difficoltà, allora, abbiamo provato a sentire le quattro campane: Milan, Inter, Manchester City e gli agenti di Tevez. Vi facciamo un riassunto di come stanno le cose, con la piccola certezza che questa settimana Tevez sarà in Italia.
Il Milan ha il sì del calciatore e, fin qui, nessuna novità. Galliani ha raggiunto l’accordo con Tevez, il quale pur di vestire la maglia rossonera si è drasticamente ridotto l’ingaggio ma adesso deve pareggiare l’offerta dell’Inter. In questi sei mesi, da gennaio a giugno, guadagnerebbe cifre assolutamente impensabili se consideriamo il suo contratto in Inghilterra. Carlitos andrebbe a percepire 2,5 milioni di euro, da qui a fine stagione. Il Milan, che al City ha proposto un prestito con diritto di riscatto, ha limitato l’ingaggio del calciatore anche sull’anno successivo. Tevez, in caso di conferma, guadagnerebbe 5 milioni di euro netti più 1 milione che oscilla tra bonus vari: gol, presenze e vittorie. 6 milioni l’anno per la stagione 2012-2013. Roberto Mancini sta spingendo il calciatore verso il Milan, il nodo è che l’offerta dell’Inter al City è più vantaggiosa. Moratti prenderebbe Tevez sempre in prestito ma non con il diritto di riscatto, bensì con una formula che obbligherebbe l’Inter a riscattare l’argentino. Il Milan mette sul piatto 24 milioni, l’Inter 25. Balla 1 milione di euro, il problema non è questo, quanto la certezza di fare l’operazione a fine giugno, una volta scaduto il prestito. Vi aggiorneremo con puntuale costanza.
Non ha problemi di concorrenza, invece, il Napoli per Vargas che oggi sarà presentato alla stampa italiana. De Laurentiis ha piazzato un grande colpo, per l’importanza del calciatore ci aspettavamo più “numeri da circo” da parte del Presidente che invece, questa volta, ha preferito la sobrietà. Napoli ha apprezzato, dimostrando da subito grande affetto al cileno. Un colpo così ce lo si poteva aspettare in estate, non certo in inverno. Gli azzurri hanno bruciato tutti. Se lo godano.
Il mercato allontana l’attenzione dal campionato ma il primo giro di valzer del 2012 è stato esaltante. 5 gol a Milano, 4 a Siena e 4 a Udine. Il Milan che non molla, la Juve che lo bracca. Totti che ritorna, Di Natale che viaggia sempre in prima classe. Ieri mi trovavo ad Udine: sole caldo, clima freddo. L’Udinese incanta, gioca al calcio in maniera deliziosa e – ad un certo punto – ho dovuto stropicciarmi gli occhi per capire che non ero davanti alla tv a vedere il Barcellona. I contropiedi sono micidiali, lo spettacolo più grande sono le sovrapposizioni di Armero ed Isla. Fanno il resto una difesa bunker ed il solito cinismo di Totò Di Natale. Guidolin non è lassù per caso, ci mancherebbe. I filosofi parlavano di progetto finito per le cessioni di Zapata, Inler e Sanchez. Fatevi due calcoli e vedete chi ci ha perso e chi ha guadagnato da questi addii. La curva inneggia a Gianpaolo Pozzo, il presidente più longevo della serie A insieme a Silvio Berlusconi. Uno spettacolo da vedere e da gustare, peccato solo che lo stadio Friuli presentasse numerosi spazi vuoti. Immaginate questa squadra in piazze come Napoli, Roma, Firenze o Palermo. Il pranzo di ieri non avrebbe mai avuto inizio.
[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]