Lui si è scusato, è vero. Ma solo con i tifosi, mai nominato Mancini. Addirittura dice di non essersi mai rifiutato di entrare. Al di là delle colpe contestuali nella vicenda Tevez (è stato sospeso per 15 giorni dal City) è questo: non è mai stato a lungo in una squadra, basta guardare il suo curriculum. Grandi stagioni, grandi fughe e tanti soldi. Il problema, soprattutto quello dell’Inter durante la scorsa estate, è che Tevez costa. E vista la sua indole (e la sua età) i soldi eventualmente investiti, non ritorneranno indietro. Quindi in prestito si, altrimenti nulla.
Il City all’opzione prestito in estate non ci ha pensato neanche per un secondo. Era la strategia dell’Inter invece. Ottimo giocatore (per un anno), senza avere il problema di doverlo gestire nel futuro. Potrebbe provarci il Milan, visto che di un nuovo attaccante avranno bisogno, caldamente consigliati anche dai tanti infortuni che sono piombati sul collo di Allegri in questo avvio di stagione. Il City, dopo l’ennesima dimostrazione di volontà potrebbe anche pensarci, ora, al prestito. A meno che non venga proprio il Corinthians, stavolta con le garanzie bancarie a posto e con qualche giorno in più per formulare l’offerta migliore. E a questo punto sono proprio i brasiliani i più accreditati per comprare il cartellino dell’Apache. Erano pronti 45 milioni di euro a luglio…
Ne servono invece molti meno per Riccardo Montolivo Si sta parlando più di lui sul mercato che delle sue giocate. Delle sue (presunte) intenzioni e convinzioni che delle sue prestazioni. E’ da tempo che ormai Montolivo ha deciso di non rinnovare con la Fiorentina. La trattativa c’è stata, ma per il ragazzo l’offerta (nel suo complesso, non soltanto la parte economica) non è stata soddisfacente. La Fiorentina (nel suo diritto) ha fissato il suo prezzo nonostante la scadenza di contratto e non ha avuto intenzione di abbassare le sue richieste. Montolivo sa che se si dovesse liberare a zero avrebbe una chanches importante in più: andare a giocare in una grande. Provare questo tipo di avventura. A Firenze ormai ci sono due partiti acerrimi nemici: pro e contro Montolivo, che nel frattempo è riuscito a impermeabilizzarsi e continua a giocare come sa: bene. Mentre tutto intorno anziché smorzare la tensione non si fa altro che alimentarla: l’ultima puntata è stato il racconto del presidente Cognini della chiacchierata con Montolivo-Della Valle. Fino a quando continuerà questo pressing psicologico? L’unica cosa certa è che il rinnovo non ci sarà. Se volete la mia opinione Montolivo non sta facendo un dispetto a nessuno, segue soltanto la sua legittima ambizione. Approfittando di un’opportunità concessa dalla sua situazione contrattuale. Anche se siete tifosi della Fiorentina, provate a mettervi nei suoi panni: se poteste andare a giocare in una grande d’Europa cosa fareste? Certo, in questo momento i panni più scomodi sono quelli della dirigenza della Fiorentina: è impossibile non essere arrabbiati. Ma con chi?
Montolivo non è l’unico giocatore in scadenza di contratto. Ha soltanto comunicato la sua decisione in anticipo. Ce n’è uno altrettanto bravo e altrettanto importante a Roma che ancora la sua firma non l’ha messa sul rinnovo proposto qualche settimana fa: Daniele De Rossi. Soltanto al Milan ce ne sono 11: è la nuova politica di Galliani per gli over 30. Gli (eventuali) nuovi contratti saranno pronti soltanto a giugno.
A proposito del Milan… E’ sempre la squadra che lo segue da più vicino, con Bayern e City appena dietro. Il suo manager l’altra sera era a Monaco a godersi una bella partita di Champions…
Intanto all’Anzhi la prima rivoluzione. E l’ha annunciata Ronaldo su Twitter. Il suo amico Roberto Carlos è il nuovo allenatore (giocatore) della squadra russa. Neanche Eto’o è servito per rendere più salda quella panchina.
[Luca Marchetti – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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