MILANO – Ogni volta che un anno finisce ognuno di noi pensa che cosa lo aspetterà in quello che sta per cominciare: soddisfazioni personali, gioie, viaggi e qualsiasi altra cosa che possa sollecitare la fantasia umana. Insomma, tutti si augurano un anno migliore in quello precedente, magari con qualcosa di speciale per renderlo davvero indimenticabile. Questi erano sicuramente, tra i tanti, i presupposti per il nuovo Milan di Inzaghi nel 2015: una squadra che aveva chiuso lo scorso anno nel migliore dei modi, con quattro punti nelle ultime due uscite di campionato contro squadre di altissimo livello ed un’amichevole, di prestigio, vinta contro i campioni del mondo in carica: il Real Madrid. Eppure qualcosa è andato storto: il nuovo anno non è assolutamente iniziato nel migliore dei modi, anzi: sembra essere arrivato un vero e proprio incubo con il 2015, eliminando del tutto quella favola che i rossoneri stavano scrivendo nello scorso anno. Un gioco lento e prevedibile, il problema delle palle inattive che continua a sussistere ed un solo punto in due uscite di campionato contro avversari, sulla carta, assolutamente abbordabili: questo il bottino del Milan nelle prime due settimane del 2015.
Un bottino assolutamente amaro e privo di qualsiasi soddisfazione: la manovra rossonera ha avuto un frenata non di poco conto, con un gioco mai brillante e con una squadra sempre in balia degli avversari. In entrambe le uscite del campionato nel 2015 il Milan si è fatto raggiungere, reo di avere poca concentrazione ed una forma fisica, per via della sosta natalizia, assolutamente da rivedere. Per tutti i motivi sopra elencati, la partita di stasera, in Tim Cup, contro il Sassuolo diventa un vero e proprio crocevia per la stagione del Milan: una partita assolutamente da non sbagliare se si vuole salvare una stagione e tornare, dopo un anno di purgatorio, in Europa. Si, semplicemente in Europa: la Champions League, seppur a sole cinque lunghezze di distanza, sembra ormai essere un vero proprio miraggio e vista la situazione di classifica non delle migliori la coppa Italia diventa la strada migliore da intraprendere per conquistare, almeno, l’Europa League. Inoltre, un trofeo in una stagione di transizione potrebbe rivelarsi un vero e proprio passo in avanti, anche a livello di maturità della squadra.
Un anno iniziato male anche per Stephan El Shaarawy: nonostante la doppietta al Real Madrid sembrasse averlo rilanciato definitivamente, nel 2015 è tornato nuovamente nel dimenticatoio con una prestazione contro i neroverdi assolutamente da dimenticare ed una panchina pesante contro il Torino. Visti gli uomini impiegati da Inzaghi nel turno di campionato, toccherà a lui stasera presidiare la fascia sinistra d’attacco del Milan: un’occasione, a questo punto, davvero irripetibile ed unica per il “faraone” per rilanciarsi definitivamente nel Milan con la maglia rossonera. Con le ottime prestazioni di Bonaventura e l’arrivo di Cerci, El Shaarawy sembra aver perso non pochi posti nelle gerarchie dell’allenatore rossonero: una vittoria stasera, condita magari da una bella prestazione personale e con un altro turno ancora di coppa per confermarsi, potrebbe segnare l’inizio della sua definitiva rinascita, visti anche i numerosi dubbi della società sul suo conto ed una possibilità di andare via da Milano che diventa, giorno dopo giorno, sempre più concreta.
Insomma, un 2015 fino ad ora da dimenticare per il Milan e per El Shaarawy: stasera tutto potrebbe cambiare, con la prima vittoria del nuovo anno, il passaggio del turno in coppa Italia ed una prestazione sulle righe del giovane “faraone”. Vietato sbagliare, dunque, se non si vuole rischiare di compromettere, già nel mese di Gennaio, il nuovo anno. Pertanto, tutti i tifosi rossoneri non possono che augurarsi che stasera la squadra esca vittoriosa dalla sfida contro i neroverdi, magari con una prestazione sopra le righe, anche se l’unica cosa che conta in questo momento è ritrovare la vittoria, e che El Shaarawy torni finalmente quel giocatore straordinario che, a suon di goal, diventò il vero proprio beniamino della curva rossonera, portando il Milan nell’Europa che conta: la Uefa Champions League.
[Mario Sorbo – Fonte: www.ilveromilanista.it]