La notte dei miracoli. Dopo l’impresa epica solo sfiorata contro il Tottenham, l’Inter tenta un’altrettanta improbabile rimonta sulla Roma. Stavolta, in teoria, basterebbe l’1-0. Ma, appunto, solo in teoria, perché se il punteggio è in equilibrio, tutto il resto dice Roma. Lo dice il momento di forma, il morale e, soprattutto, la rosa a disposizione dei due tecnici. Quando fu rinviata la partita, c’era chi pensava a un vantaggio per i nerazzurri, che all’epoca avevano problemi con Cassano e Milito. Ma i giallorossi erano in crisi nera e il ko interno con il Cagliari certificò l’addio di lì a pochissimo di Zeman. Oggi la situazione è, di fatto, opposta.
LA TATTICA – A Stramaccioni mancherà un’intera squadra: Palacio, Milito, Cassano, Gargano, Stankovic, Castellazzi, Nagatomo, Mbaye, Obi, Mudingayi e probabilmente Chivu, oltre agli squalificati Guarin e Pereira. A ciò si aggiungono i dubbi dell’ultima ora, ovvero Juan Jesus e Alvarez. Entrambi, però, dovrebbero essere convocati e stringeranno i denti vista l’emergenza totale. Due le ipotesi di formazione: difesa a tre oppure a quattro, con Juan terzino sinistro. Più probabile quest’ultima ipotesi, visto l’atteggiamento della Roma e l’assenza di qualcuno che possa coprire la fascia mancina (Schelotto sarebbe più che adattato). Senza Gargano, a centrocampo potrebbero trovare spazio Kuzmanovic e Benassi, ma anche qui tutto dipende dal sistema di gioco scelto.
GLI AVVERSARI – Tranne gli squalificati Burdisso e Osvaldo, Andreazzoli avrà tutto il gruppo a disposizione. Il ritiro di Novara ha fornito ottime indicazioni e la vittoria di Torino spiega una volta di più come i giallorossi siano in grande crescita. Il tecnico avrà solo l’imbarazzo della scelta e per questo si va verso la conferma del 4-3-3 con Totti punto di riferimento avanzato.
I PERICOLI – Proprio il capitano della Roma rappresenta il pericolo numero uno per la difesa di Stramaccioni. Accanto al numero 10 giallorosso agiranno un Lamela in grande spolvero e un Destro che, come al solito, ci tiene a fare bene quando vede l’Inter. Occhio anche al rientro di De Rossi dopo la botta subita nel derby e, ovviamente, a Florenzi, che quest’anno ha già punito l’Inter in due occasioni: due gol di testa, per lui che non è propriamente altissimo.
DOVE COLPIRE – Stavolta, più che ‘dove colpire’, la domanda è ‘come colpire?’. Eh già, perché le frecce a disposizione di Strama sono davvero residue, quasi nulle. Rocchi l’unico attaccante a disposizione e, senza Guarin, Alvarez resta l’unico appoggio possibile all’ex laziale. Ragionevolmente, accanto all’ex Velez potrebbe agire Kovacic, con Cambiasso a inserirsi da dietro come a Trieste. Ma Andreazzoli ha recuperato Marquinhos e superare la difesa avversaria sarà un rebus di difficile soluzione.
OCCHI PUNTATI SU… – Cambiasso. Il Cuchu ha dimostrato di poter supportare meglio di altri l’azione di Rocchi e lo scambio che ha portato al palo clamoroso nel primo tempo col Cagliari ne è l’ennesimo esempio. L’ex River Plate ha fiuto del gol e tempi d’inserimento ideale per colpire a sorpresa le difese avversarie. Stavolta Stramaccioni sarà quasi obbligato a contare anche sul suo apporto in zona-gol, vista la carenza di armi. Con Alvarez in dubbio, Guarin fuori e tutti gli altri ai box, serve una prestazione eroica dell’Inter e serve ritrovare il Cambiasso goleador di qualche stagione fa per superare la Roma e approdare alla finale di Tim Cup. Per salvare una stagione e per entrare (forse) in Europa dalla porta principale senza passare per i preliminari.
Probabili formazioni:
INTER (4-3-2-1): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Benassi, Kuzmanovic, Cambiasso; Alvarez, Kovacic; Rocchi.
Allenatore: Stramaccioni.
ROMA (4-3-3): Stekelnburg; Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho; Bradley, De Rossi, Florenzi; Lamela, Totti, Destro.
Allenatore: Andreazzoli.
ARBITRO: Bergonzi di Genova.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]