LE FORMAZIONI – Pioli non si fida, la Coppa Italia è un obiettivo stagionale. In porta si rivede Etrit Berisha dopo l’ultima presenza in campionato contro l’Empoli. In difesa c’è ancora Stefan De Vrij, l’unica colonna portante di una retroguardia spesso in affanno vicino a Lorik Cana. Senad Lulic gioca da terzino sulla sinistra, dall’altra parte si rivede il redivivo Konko. Biglia in panchina, la regia è della vecchia scuola affidata ai piedi di Cristian Ledesma, aiutato da Ederson e Onazi. Davanti gioca Filip Djordjevic, con Keita e Felipe Anderson che giocano a fare i Mauri e i Candreva. Classico 4-3-3, il tecnico parmense non rinuncia all’atteggiamento offensivo visto nelle precedenti uscite. Il Varese non concede strane strategie. Mister Bettinelli vara un 4-4-2 classico, che si affida all’esperienza di Blasi e Rivas a centrocampo per arginare la manovra biancocelesti.
PRIMO TEMPO – Il Varese non è un venuto in pellegrinaggio a Roma. Le Pantere rosse fanno vedere che la B è campionato ostico e spettacolare: fraseggi veloci e aggressività. Al 5’ corre il primo brivido sulla schiena di Berisha. Prima Rivas tira un diagonale che deviato finisce in angolo, poi sulla mischia successiva Lupoli colpisce il palo. La Lazio prova a suonare la sveglia: Keita scarica il pallone ad Ederson che prova la botta dal limite dell’area. Perucchini è attento e para senza problemi. Ma gli uomini di Bettinelli non mollano: si chiudono e ripartono con velocità. É ancora Rivas a spaventare il numero 1 biancoceleste al 16’. Il tuo tiro però finisce lontano. La Curva Nord, per pochi intimi, incita la squadra. Ci pensa Konko a regalare il vantaggio. Il suo destro, deviato da Simic, finisce nell’angolino della porta difesa dal portiere varesino. Lazio in vantaggio, con un Pioli poco soddisfatto. Dalla panchina richiama subito Felipe Anderson per dargli indicazioni. É il preludio al secondo gol: fraseggio sulla sinistra veloce e preciso, pallone che finisce sui piedi di Djordejvic che da posizione defilata trafigge Perucchini con un bolide imparabile. Si conclude la prima mezz’ora con il doppio vantaggio e i biancocelesti iniziano a giocare in scioltezza. Onazi fa sentire i tacchetti a Barberis, è giallo per lui. Così come per Felipe Anderson: l’arbitro Nasca non ha dubbi a sventolarlo in faccia al brasiliano dopo aver interrotto una ripartenza scaturita dai piedi di Neto. Finisce il primo tempo senza altre particolari emozioni.
SECONDO TEMPO – Cambiano gli undici iniziali. Per il Varese fuori Rivas, il più pericoloso dei suoi nel primo tempo, e dentro Capezzi. Anche Pioli si gioca la prima sostituzione. Entra Braafheid per Ederson: l’olandese agisce da terzino, con Lulic che va a ricoprire il ruolo di mezz’ala più avanti. I biancorossi confermano l’atteggiamento del primo tempo e non rinunciano ad attaccare. Zecchin, poi ammonito per un fallo su Braafheid, trova bene Lupoli alle spalle di Konko, ma il numero 29 non trova la porta con una conclusione maldestra. I ritmi si addormentano, la Lazio fa girare palla. Pioli invece è agitato: cammina nella sua area tecnica da vertice a vertice con le braccia conserte. Non si scompone nemmeno quando stoppa un pallone spazzato via dalla retroguardia varesina. Applausi dallo stadio. Ripetuti poi per la discesa di Felipe Anderson sulla destra, che conclude con un tiro rasoterra parato con difficoltà da Pereucchini. Che subito dopo si supera intercettando il colpo di testa da zero metri di Konko, in vena di doppietta. Si risveglia Lupoli, che approfitta di una ripartenza per calciare da posizione deviata. Pallone clamorosamente a lato, con Berisha rimasto immobile. Ledesma perde due palloni di seguito a centrocampo, la Lazio si addormenta e prima Petkovic (entrato al posto di Bettinelli), poi Barberis, creano il panico nell’area laziale. Cambia ancora Pioli: fuori prima Lulic per Gonzalez, poi Djordjevic per Stefano Mauri. A tenere alti i ritmi ci pensa Felipe Anderson. All’80’ prende il pallone e trova il gol del tris dai 25 metri. Finalmente 9 milioni di motivi per ammirarlo. Gli ultimi dieci minuti trovano solo il quarto uomo che ne segnala altri due. Sugli spalti tutti contenti, le mani si sono scaldate abbastanza. Lazio che accede agli ottavi di Coppa Italia. Incontrerà il Torino.
[Francesco Bizzarri – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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