Tim Cup, Milan-Reggina: la presentazione

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Sarà Milan-Reggina la partita che chiuderà la settimana di Coppa Italia nella quale si stanno giocando le prime sfide degli ottavi di finale del torneo, che con la nuova formula ha acquistato maggiore snellezza rispetto al passato. La sfida sarà caratterizzata da un clima rigido, sia dal punto di vista meteolorogico [a Milano è prevista una spruzzata di neve per domani], sia dal punto di vista del tifo che come storicamente accade nella coppa nazionale vedrà solo le frange più agguerrite presenziare allo stadio.

Nonostante tutto questo, il nostro auspicio è che Allegri decida sì di dare spazio alle seconde linee, come è giusto che sia, ma anche che i rossoneri non sottovalutino l’importanza di questo torneo che oggi alla luce dell’andamento della stagione potrebbe assumere un’importanza ancora maggiore: il Milan infatti ha già perso terreno dalle prime in campionato e non sembra attrezzato per la conquista della Champions; in queste condizioni, la Coppa Italia potrebbe rappresentare l’occasione per vincere un torneo anche in una stagione non trascorsa esattamente ai vertici.

QUI MILAN

Massimiliano Allegri sembra intenzionato ad apportare un cospicuo turnover in tutti i reparti, mantenendo però il modulo di base, ossia il 4-3-3. I centrali dovrebbero essere Acerbi e Zapata dai quali ci si attendono conferme dopo la buona prestazione in coppa contro lo Zenit, mentre a centrocampo spazio a Flamini e Ambrosini. L’occasione inoltre dovrebbe essere sfruttata per provare nuovi giovani: dovrebbero infatti giocare dal primo minuto Gabriel in porta e Strasser in mediana. Scelta che condividiamo in pieno, dal momento che il futuro dei rossoneri deve basarsi molto sui giovani già presenti in rosa e dunque sull’abilità del settore giovanile nello sfornare nuovi talenti: alla luce di questo discorso, sarebbe incomprensibile la scelta di schierare Pazzini al posto di Niang per il ruolo di centravanti. Allegri sembra intenzionato a dare spazio all’italiano, ma questa sarebbe una scelta che condanneremmo fortemente: Niang ha avuto pochissimo spazio fino ad ora ed ha una gran voglia di dimostrare che può far parlare di sè non solo per le bravate fuori dal campo, ma anche per le sue doti balistiche che si sono intraviste nei due scorci di partita a lui riservati fino a questo momento; l’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire.

QUI REGGINA

La società amaranto ha rapporti tradizionalmente amichevoli e di cooperazione con la squadra rossonera: per questo, anche tra le file della Reggina potremo ammirare dei giovani che potrebbero comporre la rosa del Milan di domani: ci riferiamo in particolare al giovane difensore brasiliano Rodrigo Ely che si sta disimpegnando bene con la maglia calabrese e all’attaccante Gianmario Comi; due elementi che fino all’anno scorso hanno costituito punti saldi della primavera di Aldo Dolcetti. Attenzione poi ad altri due elementi di grande dinamismo e ritmo che dovrebbero giocare tra le file della Reggina, ossia Melara ed Hetemaj.

LA CHIAVE TATTICA: La Reggina sulla carta non dovrebbe rappresentare un avversario proibitivo per i rossoneri: la preoccupazione principale della squadra amaranto è infatti quella di raddrizzare una situazione di classifica nel campionato cadetto che sta assumendo contorni preoccupanti; ci aspettiamo quindi un atteggiamento poco convinto da parte dei calabresi che però non vorranno sfigurare e presenteranno come detto alcuni elementi da tenere sott’occhio, primo tra tutti Comi che vorrà dimostrare alla società proprietaria del suo cartellino di meritare un’occasione per il futuro. Spesso in passato gli incontri tra Milan e Reggina sono stati piacevoli e ricchi di spettacolo: Milan-Reggina è stata l’unica partita in cui il capitano Paolo Maldini ha messo a segno una doppietta davanti al proprio pubblico.

DA SCHIERARE: L’ho detto prima e lo ribadisco con grande convinzione ora: Niang deve giocare dal primo minuto. E’ l’occasione giusta per fargli disputare almeno 60, 70 minuti e dunque per capire se effettivamente il ragazzo ha le potenzialità per emergere nel calcio che conta. Pazzini è un giocatore del quale si sono già capiti pregi e sopratutto limiti; non sarà mai il centravanti del futuro rossonero, Niang forse potrebbe esserlo.

DA EVITARE: Per coerenza, eviterei di schierare giocatori di cui si sa già tutto; come contro lo Zenit, l’occasione è propizia per capire se determinati elementi possono rappresentare le colonne del prossimo Milan: schierare anche solo Flamini al posto, per esempio, di Cristante, giovane regista di cui si dice un gran bene a livello giovanile e su cui c’è stato già l’interessamento dei principali club inglesi, potrebbe rappresentare davvero un’occasione buttata.

METEO – Non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni questa sera a San Siro, nonostante per i 23.957 abbonati del Diavolo la partita sia compresa nell’abbonamento. Se sugli spalti si presenteranno in 10.000 sarà comunque già un risultato importante. Anche perchè questa sera, oltre al freddo e al basso valore estetico di Milan-Reggina, ottavo di finale di Coppa Italia, a complicare il tutto potrebbe pensarci la neve, attesa su Milano dalle 15 del pomeriggio e in intensificazione nelle ore successive: sono attesi almeno 5 centimetri – si legge su La Gazzetta dello Sport -. La squadra, che questa notte non è rimasta a Milanello per il consueto ritiro – in Coppa Italia era già successo anche nelle ultime stagioni – si ritroverà nel centro sportivo di Carnago solo questa mattina. Pranzo e riunione tecnica, poi nel tardo pomeriggio la partenza per San Siro.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]