Di certo meccanismi e posizioni, e, perchè no, anche la scelta degli interpreti, sono ancora tutti da perfezionare e definire, ma questo finale di stagione dovrà servire a tutto l’ambiente per cementarsi e creare le basi di un futuro possibilmente vincente. Contro un Udinese, mai così in basso nella gestione Guidolin, non sarà certo una passeggiata, perchè toccherà al Milan fare la partita con tutti i rischi del caso, anche se il premio, la semifinale con la vincente del derby toscan0 Fiorentina-Siena, permetterebbe di tenere accesa la speranza di andare magari a vincere un trofeo che manca in bacheca dai tempi di Ancelotti e che regalerebbe il lasciapassare per l’Europa, anche se quella minore.
Inevitabile un po’ di turnover, Seedorf lancia Nocerino dal primo minuto, in difesa coppia centrale Rami-Zapata, nel tridente di trequartisti spazio a Birsa con Honda fermo ai box a carburare, unica punta Balotelli. Poco meno di 10.000 spettatori accolgono le squadre al loro ingresso in campo, i rossoneri partono decisi e con le giuste distanze, l’Udinese aspetta nella propria metacampo e, alla prima occasione, riparte pericolosamente, salva in bello stile Zapata che lancia il contropiede meneghino, Kakà distribuisce sulla destra per Birsa che taglia un cross nel cuore dell’area, Robinho fallisce la deviazione sotto misura, meglio fa Balotelli, che arriva a rimorchio, e che, da due passi, batte Brkic, 1-0 e sono passati solo 6 minuti.
La risposta dei bianconeri è immediata, ci prova da fuori Badu, Rami devia in angolo; il Milan gioca con la giusta determinazione cercando triangolazioni e ricami forse eccessivi, deve volare Brkic su un cross pericoloso dalla fascia destra, i friulani, quando possono, si fanno comunque sempre vedere in avanti, ci prova Muriel da fuori, la sfera finisce non lontana dai pali. Seedorf si fa sentire dalla panchina da cui invita i suoi a giocare facile e a fare possesso palla, massimo a due tocchi, Balotelli si muove con costrutto svariando su tutto il fronte d’attacco, ma mancano chiare occasioni per il raddoppio.
L’Udinese, inizialmente timorosa, pian piano cresce e si rende pericolosa prima con una conclusione di Badu che Abbiati devia in angolo, poi, dopo uno svarione di De Jong sulla mediana, con un tiro di Fernandes che Abbiati blocca a terra. Dopo la mezz’ora sparisce completamente il Milan che si sfalda inspiegabilmente, non c’è più pressing, nè possesso palla di qualità, ha buon gioco dunque l’Udinese che prende coraggio e si rende sempre più pericolosa in proiezione offensiva, al 35′ esce Zapata, per un risentimento muscolare, al suo posto entra Mexes. Al 40′ si invola sulla trequarti Widmer che lascia sul posto Emanuelson che non ne tiene il passo e gli frana addosso in area, rigore netto che Guida concede senza esitazioni, si incarica della battuta Muriel che realizza, nonostante Abbiati ne avesse intuito la traiettoria, 1-1 e giochi riaperti.
La ripresa segue l’andazzo dell’ultimo quarto d’ora, il Milan non è in grado di creare alcunchè, i reparti sono scollati, la manovra asfittica, i ritmi dopolavoristici, non c’è un’idea che è una. Non pare vero all’Udinese di poter conquistare facilmente palla e riversarsi nella metacampo rossonera con veloci ripartenze in costante superiorità numerica, le occasioni sono pertanto tutte friulane. Al 57′ è Lazzari a tirare debolmente dopo una splendida triangolazione tra Fernandes e Muriel, al 68′ Pereyra manda incredibilmente alto di ginocchio, poi è Herteaux a colpire di testa spedendo la sfera alta di poco. Al 71′ clamoroso il doppio liscio di Pereira prima e di Muriel dopo, in un’area rossonera deserta, dove i difensori, sempre in inferiorità numerica, hanno tempi di reazione inadeguati.
L’unico acuto, si fa per dire, del Milan , al 72,’ lo regala Balotelli con una bella azione personale grazie alla quale si guadagna una punizione dal limite, calciata poi forte ed angolata, vola Brkic a deviare in corner. Poi, quasi come una liberazione, arriva al 78′ , la rete, meritatissima, del vantaggio friulano, Nico Lopez riceve palla nella propria metacampo e si invola, praticamente incontrastato, verso l’area rossonera, nessuno gli si para davanti, e l’uruguagio, ai 16 metri, calcia forte e rasoterra battendo Abbiati. Il forcing finale manca del tutto, anzi è ancora l’Udinese a sfiorare il raddoppio. Vince dunque l’Udinese che approda meritatamente in semifinale grazie ad una prestazione solida e concreta, dopo una partenza timorosa ed incerta, neanche nei suoi sogni più ottimistici Guidolin, immaginiamo, avrebbe pensato di conquistare San Siro con tanta semplicità e facilità.
Che dire dei rossoneri? Prestazione deludente e sconcertante al tempo stesso, un quarto d’ora di idee e gioco, poi il nulla assoluto, i giocatori sono parsi spaesati e senza idee, lenti e senza mordente, non c’è mai stato equilibrio tra i reparti e l’atteggiamento spregiudicato, che il modulo con i 3 trequartisti prometterebbe, non ha prodotto che un’opportunità da rete trasformata in gol da Balotelli e immense praterie, oltre la metacampo, dove a turno gli avanti bianconeri sono potuti ripartire in velocità facendo macerie di una retroguardia senza protezione e abbandonata a sè stessa.
Giusti ed inevitabili i fischi finali.
Così non si va proprio da nessuna parte, stasera si è toccato davvero il fondo, questo è il punto più basso di una stagione fin qui davvero orribile, e , ora, non c’è più neppure l’alibi di…Allegri!
TABELLINO:
Milan (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Zapata (36′ Mexes), Rami, Emanuelson (42′ st Abate); De Jong, Nocerino (37′ st Honda); Birsa, Kakà, Robinho; Balotelli. A disp.: Coppola, Gabriel, Constant, Iotti, Mastalli, Modic, Pinato, Di Molfetta. All.: Seedorf
Udinese (3-5-2): Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Widmer, Badu, Allan, Lazzari (48′ st Pinzi), Gabriel Silva; Fernandes (24′ st Pereyra), Muriel (30′ st Nico Lopez). A disp.: Kelava, Scuffet, Basta, Bubnjic, Douglas, Naldo, Jadson, Maicosuel, Zielinski, Di Natale. All.: Guidolin
Arbitro: Guida
Reti: 6′ Balotelli (M), 41′ Muriel, 33′ st Nico Lopez (U)
Ammoniti: Abbiati, Emanuelson, Birsa, De Sciglio, Mexes (M), Lazzari, Heurtaux, Danilo (U).
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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