Mister Roberto Donadoni ha rivoluzionato la formazione rispetto al campionato, dando spazio a quei suoi ragazzi fin qui meno utilizzati, che non hanno fatto rimpiangere i compagni, dimostrando dal fischio d’inizio al terzo minuto di recupero le proprie qualità tecniche e la voglia di lottare che serbano sotto le loro maglie.
Il trio difensivo, guidato da Felipe, davanti alla porta difesa da Pavol Bajza, è stato completato da Yohan Benalouane ad agire sul centro destra e da Pedro Mendes dalla parte opposta.
La regia è tornata a essere affidata alla bacchetta di Jaime Valdes, supportato ai fianchi dal lavoro atletico di Afriyie Acquah e di Gianni Munari, mentre sulle fasce hanno corso in mancina Djamel Mesbah e parallelamente Aleandro Rosi. In attacco Raffaele Palladino ha fatto coppia con Amauri, stasera capitano.
La magica serata di Coppa è stata immediatamente impressa, al 5’, da un’illuminazione di Valdes, che, dopo essersi liberato di un difensore, accentrandosi dalla destra verso il limite dell’area, con il suo piede sinistro ha scaricato un bolide intinto di classe. La palla, spedita a mezza altezza, è stata collocata appena sotto l’incrocio dei pali alla destra del portiere ospite Milan. Subito dopo il Parma avrebbe raddoppiato, ma un bel tiro di Mesbah, all’8’, si è infranto sul palo. Si è così dovuto attendere un tempo intero per bissare il gol di Valdes, perché nel frattempo l’arbitro aveva annullato per un’inesistente fuorigioco una rete di Rosi.
A fissare il 2 a 0 ci ha pensato l’uomo di Coppa Munari (marcatore anche nel primo turno contro il Lecce), con un colpo di testa secco, preciso e implacabile, incocciato dall’altezza del dischetto del penalty, al 54’, su un pallone partito da una punizione di Valdes dalla trequarti sinistra.
Appena il tempo di abbracciarsi nell’esultanza, che dopo tre minuti il pubblico del Tardini è stato deliziato da un’altra perla, che è valsa il 3 a 0. Stavolta l’artista crociato del pallone particolarmente ispirato è stato Palladino, che in dribbling ha lasciato sul posto un quartetto di avversari, concludendo il suo slalom freddando l’incolpevole Milan tramite un calibrato tiro di destro finito nell’angolino opposto. Grazie a un’imperiosa torre di Amauri, che ha intercettato un lancio lungo proveniente da centrocampo, Rosi ha, infine, concluso facilmente, inserendosi con tempismo in area, trovando la gioia che gli era stata negata.
La festa di questa serata di Coppa è stata completata dall’esordio in prima squadra di due giovani promesse su cui il Parma conta molto, il centrocampista Josè Mauri, campione d’Italia con gli Allievi nella scorsa stagione, e il difensore francese Mory Konè.
TABELLINO:
Parma-Varese 4-1 (5′ Valdes, 52′ Munari, 57′ Palladino, 69′ Rosi, 87′ Damonte)
PARMA (3-5-2): Bajza; Benalouane (67′ Konè), Felipe, Mendes; Rosi (79′ Sansone), Acquah, Valdes (vcap), Munari (67′ Mauri), Mesbah; Amauri (cap), Palladino. A disposizione: Mirante, Coric, Lucarelli, Paletta, Cassani, Gobbi, Gargano, Biabiany, Parolo. All. Donadoni
VARESE (4-3-3): Milan; Laverone, Ricci, Ely, Lazaar; Barberis, Damonte (cap), Cristiano; Momentè (vcap) (76′ Tremolada), Bjelanovic (58′ Pavoletti), Calil (51′ Forte). A disposizione: Bressan, Bastianoni, Blasi, Corti, Lupoli, Pavoletti, Cristiano Rossi, Falcone, Pasa, Spendlhofer. All. Gautieri
Arbitro: Gavillucci di Latina
Ammonito Mauri
Recupero: 0′ pt, 3’st
Calci d’angolo: 8-4.
Spettatori: 1.420, per un incasso di 7.634,07 Euro.
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