Dopo tre giorni, ecco il replay del duello che per anni ha monopolizzato il calcio italiano. Stasera c’è nuovamente Roma-Inter, sempre all’Olimpico. In palio la semifinale d’andata della Coppa Italia, con il ritorno posticipato di circa tre mesi. Sia Zeman che Stramaccioni saranno costretti a poco turn-over, chi per scelta chi per necessità.
LA TATTICA – Privo di Samuel, Cassano, Milito, Stankovic, Coutinho e perfino Castellazzi (più Alvarez e Obi ancora a mezzo servizio), Andrea Stramaccioni pensa seriamente di riproporre il 4-3-1-2 visto all’opera nel secondo tempo del posticipo di domenica. Resta viva l’idea della difesa a tre, ma in pole c’è la linea con Zanetti (o Jonathan), Ranocchia, Juan Jesus e Pereira. In mediana si rivede Mudingayi dal 1′ e torna Cambiasso, out in campionato. Guarin sarà il trequartista pronto ad innescare Palacio e uno tra Rocchi (favorito) e Livaja. Pochi cambi e turno di riposo per Chivu e Nagatomo, al rientro dopo un periodo di stop.
GLI AVVERSARI – Zeman sarà orfano di De Rossi, oltreché degli squalificati Osvaldo (out anche per il match del Meazza), Pjanic, Dodò e Taddei. In porta potrebbe toccare a Stekelenburg, mentre in difesa Burdisso è favorito su Castan. In mezzo la rivoluzione: Tachtsidis sarà il play basso, con Bradley e Florenzi ai suoi fianchi. In attacco, invece, Destro torna titolare nel tridente in cui saranno confermati Totti e Lamela anche per mancanza di alternative.
I PERICOLI – Come ha dimostrato la gara di tre giorni fa, la squadra giallorossa sa essere pericolosa in blocco. A tratti, la Roma ha attaccato perfino con otto elementi: i tre attaccanti, i due terzini e i tre mediani. L’Inter dovrà fare molta attenzione a non rimanere in inferiorità numerica sugli inserimenti dalle retrovie, come è accaduto in qualche occasione in campionato. Determinante in tal senso sarà il supporto di tutta la squadra in fase difensiva, a partire dal pressing dei tre lì davanti.
DOVE COLPIRE – Al di là degli interpreti offensivi che sceglierà Stramaccioni, la Roma diventa vulnerabile proprio per questa smodata voglia di attaccare. Domenica sera, ad esempio, con una transizione offensiva più rapida, Guarin e compagni avrebbero potuto far malissimo alla difesa di casa, specie nella ripresa, quando la spinta romanista raggiungeva culmini incredibili di sbilanciamento.
OCCHI PUNTATI SU… – Guarin. Il Guaro sarà ancora l’arma più pericolosa che Strama potrà mandare in campo. Il colombiano attualmente è colui che più di altri è in grado di ‘spaccare’ le partite, spostando gli equilibri in favore dell’Inter. Se stasera, oltre alle consuete accelerazioni, dovesse riuscire anche a innescare con i tempi giusti Palacio e Rocchi (o Livaja), allora diventerebbe devastante. Occhio però: Guarin, assieme a Mudingayi, Ranocchia, Pereira e Silvestre, è diffidato.
PROBABILI FORMAZIONI:
ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; Bradley, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Destro, Totti.
INTER (4-3-1-2): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus, Pereira; Mudingayi, Gargano, Cambiasso; Guarin; Rocchi, Palacio.
ARBITRO: De Marco di Chiavari.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]