Tim Cup, Udinese-Inter: la chiave tattica

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logo Tim CupOttavi di finale di Tim Cup, partita secca al Friuli: Udinese-Inter, chi vince va avanti e se la vedrà con ogni probabilità con il Milan. I friulani non sono in buona forma, reduci dall’ennesimo ko stagionale: un pesantissimo 1-3 interno con l’Hellas Verona. Non sta molto meglio l’Inter, che a Roma con la Lazio è tornata indietro, non sfruttando la scia lunga del derby vinto prima di Natale.

LA TATTICA – Il tecnico nerazzurro sa che stasera non ci sarà alcun margine di errore, almeno se non si vuole tornare a casa anzitempo e perdere l’unica competizione extra-campionato dell’anno. Dando per scontato il solito 3-5-1-1, Mazzarri opterà per tanti cambi. Ma non troppi. Da Appiano Gentile arrivano indicazioni poco chiare, ma qualche indizio c’è. Sicuramente giocherà Guarin, che salterà il Chievo per squalifica. Con lui dall’inizio dovrebbe rivedersi Diego Milito, dopo il quarto d’ora finale dell’Olimpico (magari con staffetta preventivata con Palacio). Una maglia da titolare dovrebbe toccare anche a Campagnaro, Zanetti, Kovacic e forse Samuel. Carrizo in porta consentirebbe un turno di riposo ad Handanovic. Per il resto, Mazzarri deve capire se può fare a meno di Cambiasso e chi lasciare fuori tra Nagatomo e Jonathan. Nemmeno convocati i probabili partenti Wallace, Belfodil e Pereira. Ai box Icardi e Taider, oltre ai lungodegenti. Prima chiamata per Ruben Botta.

GLI AVVERSARI – L’Udinese scoppiettante degli anni passata è una lontana parente di quella attuale. Però Francesco Guidolin ritrova tutti, sia quelli in bilico come Domizzi, sia quelli attorniati dalle polemiche come il solito Maicosuel. Per il tecnico bianconero si prevede poco turnover: la Coppa Italia deve essere un modo per ritrovare autostima e smalto dopo le recenti delusioni. Possibile uno schieramento ‘a specchio’ con quello nerazzurro.

I PERICOLI – Dopo l’annuncio del ritiro a fine stagione, un deluso Totò Di Natale è pronto a guidare i suoi. Magari non per 90 minuti, ma probabilmente dall’inizio. Dietro di lui, possibile vedere appunto Maicosuel, vista l’assenza di Muriel. Ma attenzione, perché Guidolin potrebbe avanzare Bruno Fernandes e non concedere un turno di riposo a Pereyra o Allan. Tra tutti, ovviamente, il pericolo numero uno resta il capitano.

DOVE COLPIRE – Domizzi o non Domizzi, la difesa bianconera resta un’incognita. Il rendimento di Danilo rispecchia fedelmente quello della squadra in questa stagione: baluardo negli ultimi due anni, il centrale brasiliano è spesso vittima di passaggi a vuoto. Milito, Kovacic, Palacio o chi per loro dovranno approfittare del momento di confusione generale.

OCCHI PUNTATI SU… – Milito. Senza Icardi, ancora stoppato dalla pubalgia, e con Belfodil in partenza, l’Inter si aggrappa al recupero totale del Principe. Dovesse partire titolare, il numero 22 nerazzurro avrebbe tutti gli occhi puntati addosso. Non inizia una partita ufficiale con la maglia dell’Inter da quel maledetto 14 febbraio 2013, quando il ginocchio fece crac contro il Cluj. Praticamente, dopo 11 mesi esatti. Con un Milito in più, tutto cambierebbe, dal mercato agli obiettivi. Udine sarà un test probante: superarlo potrebbe significare tanto. Tantissimo.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]