Cairo ha tolto Ogbonna dal mercato: “Ogbonna resta al Torino, è incedibile. Lui è il pilastro del nostro sistema di gioco, ormai imparato a memoria. So bene che il giocatore piace a tanti, ma piace soprattutto a noi. Abbiamo troppo bisogno di lui, Ogbonna è motivatissimo e intende fare un altro campionato con noi”. Quindi sono cancellate e definitivamente archiviate le passate dichiarazioni del presidente che ipotizzava una cessione del difensore centrale se fossero arrivate offerte folli. In fin dei conti perché mai Cairo avrebbe dovuto sbilanciarsi a dire che Ogbonna è incedibile e poi magari nelle ultime ore del calciomercato darlo via? Sarebbe una mossa folle che ne minerebbe troppo la credibilità e renderebbe sicuramente tesi i rapporti da un po’ di tempo ricuciti con la tifoseria, ma si sa che se anche le contestazioni sono finite non è garanzia assoluta che non possano ricominciare: nessun patto di non belligeranza è assoluto.
L’altra buona notizia è che finalmente il Torino ha trovato con il Bologna l’accordo per Gillet: agli emiliani vanno 1,7 milioni e il portiere potrà raggiungere Ventura che lo avrebbe voluto in granata già lo scorso campionato. Per far sì che Gillet entri ufficialmente nell’organigramma del Torino occorre solo che il contratto venga depositato in Lega. Questi primi passi sono indiscutibilmente in linea con gli obiettivi stagionali, ma appunto sono solo primi passi. Nelle prossime ore dovranno concretizzarsi anche altre trattative che da tempo sono aperte, senza però essere ancora pervenute ad una positiva conclusione. Gazzi, Mesbah, Pato Rodriguez e Brighi sarebbe importante che domenica sera potessero far parte del gruppo di giocatori convocati per il raduno.
Il Torino ha anche altri giocatori nel mirino, alcuni in alternativa agli obiettivi primari, altri per completare al meglio la rosa: Canini, Stoian, Cerci, Fideleff, Domizzi, Ljajic, Clerc e Coda. Senza scordare che c’è anche un mercato in uscita e che i giocatori che non rientrano nel progetto tecnico è bene che siano agevolati ad andare al più presto in altre squadre, in modo da consegnare a Ventura un gruppo motivatissimo perché ha la certezza di poter contribuire appieno alla causa, iniziando così al meglio la preparazione al campionato. Si sa: chi comincia bene è a metà dell’opera.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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