Tornare dalla prima trasferta stagionale, nonché prima partita di campionato, avendo fatto bottino pieno è doveroso, perché l’Ascoli, con tutto il rispetto per la società, la squadra e i tifosi, non è un avversario che può impensierire una formazione che ha come obiettivo i primi due posti in campionato. Il Torino, seppur sia ancora un cantiere aperto e abbia bisogno di completare la rosa per affrontare la stagione senza l’assillo della coperta troppo corta, ha già i numeri per affrontare l’Ascoli e uscirne vincente.
Con il solo confronto del reparto attaccanti e quanto da loro fatto lo scorso campionato e delle schede dei giocatori che compaiono nei siti ufficiali delle due società il Torino annovera: Antenucci, Bianchi, Ebagua, Gasbarroni, Sgrigna e Verdi che nello scorso campionato tutti insieme hanno collezionato centosettantasei presenze e realizzato cinquantadue gol, mentre l’Ascoli: Beretta, De Iulis, Gragnoli, Papa Waigo, Romeo e Soncin ottantatre presenze e sedici reti all’attivo (di De Iulis e Gragnoli non ci sono i dati che quindi sono stati ricavati dalle presenze e dai gol realizzati nel campionato Primavera). Con questi numeri è evidente che il Torino deve portare a casa la vittoria, perché se così non fosse vorrebbe dire che già alla prima giornata avrebbe lasciato per strada dei punti preziosi.
Una cosa va chiarita subito: se i Torino farà bottino pieno ad Ascoli non vuol dire che la squadra è già forte così com’è e quindi la rosa non va incrementata. Fatto salvo che si dà per scontato che Ogbonna e Bianchi non vengano più ceduti, perché o lo si faceva prima quando c’era tutto il tempo per trovare dei validi sostituti o se ne riparlerà poi nella finestra del calciomercato invernale, quindi prepariamoci al proseguimento del tormentone estivo. A Ventura servono, come si ripete da tempo, un esterno alto destro, un terzino, sempre per la stessa fascia, e un attaccante. Gli ultimi giorni di mercato devono essere prolifici in funzione dell’obiettivo e non spesi in chiacchiere che alla fine portano a inutili arrivi last minute, in quanto seconde, terze o quarte scelte, che quasi sempre sul campo si rivelano poco funzionali alle reali esigenze dell’allenatore.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]