Le parole del presidente del Torino nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
TORINO – Urbano Cairo, presidente del Torino, ha commentato il nuovo calendario della Serie A nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta. Queste le sue parole: “Fortunatamente i numeri dei contagi sono in calo ancora oggi, questo mette il calcio in una direzione di marcia che è quella della ripresa. Il campionato ci è mancato, ma tutto il mondo è stato impegnato in una guerra diversa ad una malattia imprevedibile, diventava difficile giocare anche per motivi di sicurezza. Io sono contento che si riparta, è un inno alla speranza e alla passione, ora dobbiamo cercare con grande impegno di ripartire e mi auguro che con il calcio riparta tutto lo sport. È un momento di grande svago e passione, di divertimento, non c’è stato per tanto tempo ed è stato triste”.
Cairo ha, poi, aggiunto: “Ci sono alcune incognite, i calciatori non eravamo mai stati fermi così a lungo. Vediamo come riprenderanno fisicamente, atleticamente. La cosa importante è però essere focalizzati e determinati, fare una vita di grande attenzione all’alimentazione e alle ore di sonno. Tredici giornate di campionato vuol dire giocare ogni tre giorni e sotto il sole cocente, ma c’è anche un elemento di novità e di curiosità da parte della gente a casa. È tutto da scoprire, dobbiamo avere un atteggiamento senza precedenti per una vicenda senza precedenti”.
Su algoritmo e play-off: “L’algoritmo è l’antitesi del calcio: lo sport è bello perché è imprevedibile, come il Milan che vince 3 a 0 con il Liverpool e nel giro di pochi minuti perde la partita. È molto pericoloso parlare di algoritmi oggi, sarebbe applicare una misura matematica che non esiste nel calcio. Playoff e playout? Se si interrompe il campionato è perché non si riesce ad andare avanti, non credo si possano fare neanche playoff e playout”.