Torino: con l’Inter più forte dell’emergenza infortuni

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logo-torinoPresentarsi come accadrà al Torino a San Siro contro l’Inter in piena emergenza per squalifiche e infortuni è sicuramente un handicap, tanto più che i nerazzurri per salvare la propria stagione devono rimanere aggrappati al quinto posto e questa sarà una motivazione particolarmente forte, mentre per quel che riguarda i granata essere noni è già un buon traguardo se si pensa alle aspettative estive. Lo è decisamente meno se si tiene conto del cammino fin qui percorso e del fatto che senza torti arbitrali anziché avere trentasei punti oggi tranquillamente sarebbero potuti essere almeno quarantuno e di conseguenza il Torino si sarebbe presentato a San Siro con una classifica uguale a quella dell’Inter.

Ventura deve modificare la difesa e dare un nuovo assetto alla fascia sinistra per tamponare le squalifiche di Maksimovic, Glik e Bovo e gli infortuni di Masiello e Pasquale, se Moretti potrà scendere in campo, senza correre rischi di compromettere l’operazione al menisco effettuata dieci giorni fa, allora davanti a Padelli ci saranno Darmian, Rodriguez e appunto Moretti, lasciando immutata la difesa a tre. Se Emiliano non dovesse farcela allora toccherebbe a Vives arretrare di qualche metro, come già fece nella gara d’andata, e il mister potrebbe anche decidere di schierare la difesa a quattro mettendo sulla sinistra Vesovic o in alternativa, soluzione più improbabile, il Primavera Barreca, convocato come i compagni Aramu e Gyasi. Per Vesovic quindi ci sarebbe il debutto con la maglia granata, gli occhi saranno puntati su di lui, ma nessuno pretenderà che faccia miracoli poiché esordire in un campionato straniero in una situazione d’emergenza per un ragazzo di ventidue anni non è facile, in precedenza non aveva trovato spazio e poi si sa che Ventura fino a quando i giocatori non hanno acquisito le conoscenze che lui ritiene indispensabili in campo non ci vanno, certo è che se questa regola non fosse così ferrea non si finirebbe per far giocare i nuovi quando si è in piena emergenza, sono scelte e rischi che è compito dell’allenatore assumersi. A centrocampo toccherebbe a Basha prendere il posto di Darmian, con Kurtic schierato nella posizione abituale d’interno destro o anche spostato a sinistra così da tenere Vesovic a destra, al centro della mediana Vives e uno fra El Kaddouri e Farnerud, con il belga-marocchino in pole position rispetto allo svedese, a completare la cinquina. In attacco ovviamente Cerci e Immobile.

Il Torino dovrà stare particolarmente attento alle incursioni di Palacio e Icardi che dovrebbe essere preferito a Milito, almeno a inizio partita, altri ballottaggi in casa Inter sono fra Alvarez e Guarin e tra Jonathan e l’ex granata D’Ambrosio. L’assenza degli squalificati Samuel e Juan Jesus e dell’infortunato Chivu fanno un po’ da contro-altare delle numerose defezioni granata, ma la squadra di Mazzarri rimane comunque un avversario ostico per qualità dei suoi giocatori. Ventura dovrà trovare il giusto assetto che dia equilibrio al Torino e motivare i suoi uomini in modo che non facciano come accaduto con la Sampdoria di scendere in campo molli o che non ripetano l’errore accaduto con il Bologna di sottovalutare l’avversario, così come non dovranno accontentarsi di tenere lontano dalla propria area i giocatori dell’Inter finendo comunque per perdere, come era successo con la Juventus, a prescindere dagli errori arbitrali. Il Torino deve giocare da Toro con grinta e determinazione senza pensare ai propri guai, alla forza e alla qualità dell’avversario e all’arbitro Calvarese puntando a conquistare punti senza farsi frenare dalla paura di sbagliare. Caricare a testa bassa e a ritmo sostenuto e alla fine si vedrà quale sarà il risultato perché i granata non hanno nulla da perdere, l’unico rischio vero che corrono è essere considerati una provinciale se non oseranno abbastanza.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]