Torino, cosa bolle in pentola?

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A questo punto dell’estate il mercato è “quasi” completato, la squadra sta sudando ad Omegna, seconda parte del ritiro estivo dopo Sappada, ed è arrivato il nuovo direttore generale, scelto tra i dirigenti già in casa, ovvero Antonio Comi, che lavorerà soprattutto per creare una nuova rete di osservatori (che fecero la fortuna del settore giovanile del Filadelfia), per aiutare a far crescere nuovamente in casa i giovani talenti stile Ogbonna. Ma il mercato regalerà ancora sorprese ai tifosi, che quest’anno hanno dato miglior fiducia alla squadra e si sono abbonati in massa rispetto ad un anno fa, con oltre cinquemila tessera staccate. Si ha l’impressione che Petrachi prima cercherà di vendere le eccedenze e poi procederà agli ultimi ritocchi, in base anche alle richieste di Ventura, dopo aver valutato la situazione alla fine del ritiro estivo.

Tra i sicuri partenti ci sono Zanetti, Rubin e Gasbarroni, ma ci sono state difficoltà strada facendo, nonostante i due centrocampisti siano ormai liberi di accasarsi a zero euro. Per Rubin il discorso è diverso perchè il giocatore vuole partire, ma da lui Cairo vuole guadagnarci, dunque verrà ceduto solo a certe cifre, dai sei milioni di euro, base di partenza, ai quattro che dovrebbe essere la cifra buona per mettere la firma sul contratto di cessione. Poi ci sono i casi scottanti di Ogbonna e Bianchi, i gioielli della squadra attuale che potrebbero rimanere, ma anche partire in caso di offerte cospicue, che a quanto pare non sono ancora arrivate. Il guaio è che se partisse uno dei due deve essere rimpiazzato e più passa il tempo e meno possibilità ci sarà per prendere pezzi di pari valore. Si è parlato di Cacia e Gonzales per l’attacco, di Cigarini a centrocampo, mentre il desiderio più forte rimane sempre legato a Gazzi. Da non escludere l’arrivo di un portiere che faccia da riserva a Coppola, tra i quali potrebbe esserci Iezzo in pole, sempre che non venga promosso il giovane Gomis.

[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]