Il Torino deve imparare a guardare avanti, per farlo però deve mettere una maggiore distanza dal gruppetto che sta nelle ultime posizioni, tre punti dalle terz’ultime, Sassuolo e Sampdoria, sono un magro bottino che costringe inevitabilmente a pensare anche a chi sta dietro. E’ vero che di mezzo ci sono Cagliari e Bologna a quota dieci e a pari punti Livorno, Parma e Milan, però se da una parte la folla è nutrita, quindi garantisce un certo cuscinetto di protezione, dall’altra la classifica è troppo corta per dormire sonni del tutto tranquilli. Ecco perché è indispensabile che il Torino torni dalla trasferta in Sardegna con i tre punti in modo da vivere serenamente la sosta dovuta agli impegni della Nazionale. Non sarà per nulla facile strappare una vittoria a Cagliari poiché la squadra di Lopez deve far dimenticare la sconfitta casalinga con il Bologna e anche le due ultime trasferte foriere di zero punti con Lazio e Verona.
Ventura avrà il “lusso” di poter contare su quasi tutti i giocatori, poiché in infermeria, salvo nuovi infortuni (ogni scongiuro è ammesso), rimangono Rodriguez, Farnerud e Larrondo, un giocatore per reparto e visto il recente affollamento è già di per sé una grande notizia, e per di più i tre sono incanalati verso la guarigione. Il mister granata di conseguenza avrà a diposizione più soluzioni per affrontare il Cagliari e potrebbe persino concedere a chi finora non ha potuto rifiatare, a causa dell’emergenza sanitaria, un turno di riposo in panchina. La possibilità, come già avvenuto con la Roma, che i granata scendano in campo al Sant’Elia con la difesa a quattro è più che concreta: Darmian, Bovo, Moretti e D’Ambrosio sono i candidati con Glik a riposo. A centrocampo Gazzi e uno fra Vives e Brighi e in attacco Cerci, Immobile, Meggiorini e El Kaddouri con Barreto pronto a dare il suo contributo a gara in corso. Comunque a prescindere da chi giocherà il Torino deve fortemente volere la vittoria e perseguirla fino al triplice fischio finale, un’altra partita rocambolesca (gol: 37’ Sau su rigore, 47’ Cerci, 54’ Stevanovic, 75’ Conti, 87’ Pinilla su rigore, 92’ Bianchi su rigore e 94’ Conti) e non positiva, non solo per il risultato, (primo tempo giocato senza pressare abbastanza da parte del Torino) come quella dello scorso anno a Cagliari è da bandire per il bene delle coronarie dei tifosi del Toro e della classifica.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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