Torino: gara perfetta per fermare i rossoneri

Affrontare il Diavolo non è impresa facile e per farlo ci vuole astuzia e coraggio, oltre a una grandissima determinazione. Se poi il Diavolo dispone di uno come Supermario Balotelli e di un altro come Kakà, che non sarà ancora al top della forma, ma anche solo giocando uno spezzone di partita potrebbe cambiare le sorti dell’incontro, allora la faccenda si complica ulteriormente. Ventura non dovrà sbagliare una mossa sul piano tattico per far sì che il Torino colmi quel gap che c’è con il Milan sul piano della qualità dei giocatori, soprattutto degli attaccanti. Senza nulla togliere a Cerci, Immobile, Larrondo e Meggiorini però se complessivamente valgono 21,1 milioni di euro e percepiscono un ingaggio di 2,9 mentre il solo Balotelli è valutato 50 milioni e ne incassa 4 qualche cosa vorrà pur dire, visto poi che il valore dell’intera rosa granata è stimato 55,6 milioni e il totale degli ingaggi ammonta a 11,8 (come riportato ieri dalle tabelle pubblicate su Tuttosport a pagina 14).

Sabato sera il Torino dovrà sfoderare una partita decisamente sopra le righe se vorrà mantenere testa al Milan e se non proprio conquistare punti preziosi almeno uscire fra gli applausi della sua gente per aver dimostrato di aver fatto tutto l’umanamente possibile per non sfigurare. Il compito che attende mister Ventura non è facile perché dovrà schierare gli uomini più in forma e adatti, per questo è normale che abbia dubbi sui giocatori da mandare in campo.

I dubbi riguardano sia i difensori sia i centrocampisti. Con l’arrivo di Pasquale il buco che c’era a sinistra è stato colmato e proprio lui potrebbe essere il prescelto per il ruolo di terzino mancino. Se così fosse D’Ambrosio passerebbe a destra (altrimenti rimarrebbe a sinistra) e quindi ci sarebbe ballottaggio per il posto di centrale destro fra Glik e Darmian, con quest’ultimo favorito poiché rispetto al capitano sembra essersi adattato meglio alla difesa a cinque. Al centro dovrebbe essere riconfermato Rodriguez che non è ancora apparso brillante come lo scorso anno quando sostituì Ogbonna, però dovrebbe comunque dare maggiori garanzie rispetto a Bovo che finora  non è mai stato utilizzato da Ventura. Sul centrale di sinistra non ci sono dubbi toccherà a Moretti, che si è inserito perfettamente negli schemi e nelle prime partite ha giocato senza problemi, forte della sua grande esperienza nella massima divisione.

A centrocampo Bellomo spera di soffiare il posto a Vives che, però, nelle prime due partite del campionato posto davanti alla difesa ha dato garanzie e quindi pensare di mandare nella mischia un ragazzo come Bellomo, che non ha esperienza in serie A, proprio contro una corazzata come quella rossonera appare più un azzardo che una mossa che possa sorprendere e impensierire Allegri e il Milan. Brighi, che ha pienamente recuperato dall’infortunio muscolare, ha le capacità intellettuali e di piede per inserirsi in fase offensiva ed effettuare i passaggi precisi per i compagni o anche andare al tiro finale vincente come contro il Sassuolo e per coordinare i compagni in fase difensiva. Per ricoprire il terzo posto in mezzo al campo i candidati sono tre: Basha, Farnerud e El Kaddouri. Basha con Vives e Brighi fu utilizzato lo scorso anno proprio con il Milan nella prima volta che il Torino giocò con il 5-3-2, unica differenza è che quella partita si disputò in trasferta mentre sabato sera il Torino giocherà in casa. Sicuramente Basha o Farnerud sono più propensi all’interdizione rispetto a El Kaddouri che però potrebbe mettere in maggiore difficoltà la difesa del Milan, molto rimaneggiata a causa dei tanti infortuni, poiché ha capacità di aggredire di più gli spazi e sa rendersi pericoloso sui calci piazzati oltre che avere maggiore propensione al tiro in porta. La sensazione però è che con El Kaddouri in campo il Torino potrebbe essere troppo sbilanciato in avanti e quindi il ballottaggio potrebbe essere tra Basha e Farnerud e non stupirebbe se alla fine la scelta di Ventura ricadesse, almeno inizialmente, sul calciatore di origine albanese che conosce molto meglio il campionato italiano e che ha maggiore automatismo nell’effettuare i movimenti richiesti dall’allenatore.

Alla gara con il Milan mancano due giorni e Ventura continuerà a provare soluzioni tattiche e a capire quali dei suoi giocatori potranno essere più idonei sia fisicamente sia mentalmente per provare a battere il Milan, anche per cancellare dagli annali l’assenza di vittorie sui rossoneri che dura dal lontano 4 novembre 2001, quando Lucarelli al 26’ segnò il gol partita, sabato toccherà a Cerci e Immobile, che formeranno la coppia d’attacco, provare a scrivere i loro nomi sul tabellino dei marcatori.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]

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