Torino, Gazzi: “Dovremo essere un gruppo affiatato”

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Il centrocampista, fortemente voluto da Ventura, è un uomo pacato e di non molte parole, ma determinato a dare il massimo in campo in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati.

Per cominciare ben arrivato poiché è un anno, da quando Ventura è diventato l’allenatore del Torino, che si accosta il suo nome alla maglia granata. Ora molto probabilmente il mister le consegnerà le chiavi del centrocampo, una bella responsabilità?
“Innanzi tutto sono contentissimo di essere qui, la prima cosa che vorrei fare e ambientarmi bene e conoscere i miei nuovi compagni. In campo si va in undici e quindi non penso di essere il protagonista e per raggiungere gli obiettivi che ci competono dovremo essere un gruppo affiatato”.

Si presenti ai tifosi del Toro: quali sono le sue caratteristiche tecniche?
“Sono un centrocampista centrale, un incontrista che si mette a disposizione della squadra e cerca di aiutare i compagni, soprattutto quelli vicini, non sono un fantasista e quindi pian piano i tifosi incominceranno a conoscermi per le mie caratteristiche”.

Con quale piede preferisce calciare?
“Io sono un mancino, però se c’è bisogno di tirare qualche badilata la tiro pure di destro”.

Lei è già stato allenato da Ventura e quindi conosce l’impostazione del gioco del mister per quel che riguarda la fase sia difensiva sia offensiva e conosce anche alcuni compagni per averci giocato in passato, che tipo di apporto pensa di poter dare, anche se è appena arrivato?
“Per me l’obiettivo principale non è tanto pensare che apporto possa dare, ma dare il massimo. I risultati non dipendono dal singolo giocatore bensì, appunto, dalla squadra, dal gruppo e dalle scelte dell’allenatore, quindi è per questo che per me è importante dare il massimo e ad altre cose non penso. In passato ho già giocato insieme o da avversario con alcuni compagni e come ho detto in un’intervista rilasciata a Sky poco fa che farei carte false per tenere Bianchi conoscendo il suo valore, poi è chiaro che queste sono scelte societarie, questa era solo una mia opinione sul valore del giocatore”.

Giocando a centrocampo dovrebbe rifornire Bianchi, se rimane, e gli altri attaccanti in modo da metterli nelle migliori condizioni per segnare.
“La teoria è questa”.

La tifoseria si aspetta molto dopo tre anni di serie B e anche la società ha come obiettivo disputare un tranquillo campionato per rimanere nella massima divisione, lei conosce un pò la storia, i tifosi e le caratteristiche del Toro?
“Avrò tempo di conoscere tutto l’ambiente perché sono arrivato da poco più di mezza giornata e poco alla volta mi ambienterò. Vergassola prima che lasciassi il ritiro del Siena mi ha detto che Torino è una grande piazza e che ci sarà da sudare e poi mi ha augurato in bocca al lupo. Ho ricevuto lo stesso augurio da parte del direttore Antonelli che ho ringraziato per l’esito della trattativa che mi ha portato al Torino, ma con lui, che è arrivato da poco al Siena, non ho avuto tempo di palare più di tanto perché è molto impegnato con il calciomercato”.

Che cosa si sente di promettere ai tifosi del Torino?
“Il massimo impegno come sempre”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]