Il latte è stato versato e c’è l’obbligo di guardare avanti traendo il massimo insegnamento dagli errori commessi perché se si ripeteranno approcci sbagliati e distrazioni alla prossima sosta per gli impegni della nazionale il Torino potrebbe non ritrovarsi al quinto posto, ma essere scivolato più in basso accrescendo il rammarico dei punti lasciati per strada nelle prime sette giornate. Approcci sbagliati che finora quasi sempre sono stati superati perché alla fine i granata hanno ribaltato la situazione rimontando con Frosinone, Fiorentina e Hellas Verona (senza dimenticare in Coppa Italia con il Pescara), e distrazioni, soprattutto nei secondi tempi che hanno portato a incassare sei degli otto gol subiti.
Chi pensa che essere critici nei confronti di una squadra che sta facendo come non le capitava da anni di riuscire a fare sia eccessivo non ha capito che quando s’innalza l’asticella, com’è avvenuto nel Torino, è doveroso sottolineare le magagne perché vanno superate per raggiungere gli obiettivi altrimenti si arriva a un passo, ma si rimane nella zona grigia di chi vuole e non riesce a ottenere. Se invece ci si accontenta di arrivare nella parte sinistra della classifica senza accedere all’Europa League allora va benissimo tutto e non ci sono problemi.
In casa granata c’è un unico motivo d’apprensione: gli infortuni, in infermeria ci sono Ichazo, Maksimovic, Jansson, Peres, Baselli, Obi, Farnerud, Avelar e Maxi Lopez e forse solo Ichazo, Avelar e Maxi Lopez potrebbero recuperare ed essere convocabili per la partita di sabato con il Milan. Finora il Torino è riuscito a tamponare, anche perché non tutti sono stati indisponibili contemporaneamente, e avendo affrontato squadre alla portata l’incidenza degli assenti è stata inferiore, ma nelle prossime cinque partite gli avversari mediamente saranno più forti e se mancheranno giocatori chiave e al contempo chi li sostituisce non garantirà un tasso qualitativo simile, pur potenzialmente avendolo, il rischio di conquistare ben pochi punti aumenta. Da giocatori come Zappacosta e Belotti, costati complessivamente più di tredici milioni di euro, ci si aspetta di più come anche da Martinez e a Benassi e Acquah si chiede di essere continui nell’apporto che possono dare. I punti che il Torino conquisterà nelle prossime cinque partire diranno qual è il peso specifico della squadra e si potrà capire abbastanza bene fin dove potrà arrivare in questa stagione. Oggi al Torino si chiede il quinto posto l’otto novembre si vorrebbe chiedere altrettanto.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy