Premesso che il Torino, inteso come società e squadra, non ha come obiettivo quest’anno di terminare il campionato raggiungendo in classifica un posto utile per accedere all’Europa League, l’andamento del torneo ha fatto sì che la squadra granata si ritrovi a tutti gli effetti nella condizione di poter agguantare il sesto o il quinto posto, che garantiranno a chi se li aggiudicherà di poter disputare questo torneo internazionale. É chiaro quindi che i tifosi ci sperino, senza pretendere nulla ovviamente, però sarebbe per loro incomprensibile se i giocatori e Ventura non ci provassero con totale convinzione. Le sconfitte con il Bologna e con la Juventus hanno fatto perdere un paio di posizioni al Torino, ma la vittoria sul Verona ha permesso comunque di restare fra le pretendenti.
Quante reali possibilità abbia il Torino di arrivare anche solo sesto non è facile dirlo perché non dipende esclusivamente dalla squadra granata, infatti, in parte conterà come si comporteranno Inter (40 punti), Verona (39), Parma (37 e deve recuperare la partita con la Roma), Milan e Lazio (35), cioè sei squadre più ovviamente il Torino (36) che sono tutte collocate nella parte sinistra della graduatoria e che hanno a disposizione due posti utili per l’Europa. Il Torino deve prima di tutto superare il problema dovuto agli infortuni di Moretti e Masiello trovando un nuovo assetto difensivo e dovrà farlo già domenica con la Sampdoria, oltre che sopperire alla momentanea assenza per una giornata di El Kaddouri dovuta alla squalifica. La squadra di Mihajlovic, anche se priva di Palombo, Costa e Maxi Lopez per squalifica e forse Gastaldello per infortunio alla caviglia, si presenterà all’Olimpico di Torino agguerrita e pronta a vendere cara la pelle perché la sua classifica non le permette ancora di dimenticare che non è del tutto esente dalla lotta per la salvezza.
Gli otto punti che separano Torino e Sampdoria indicano che la squadra di Ventura ha un tasso qualitativo un po’ superiore e anche il numero di gol realizzato dai granata, trentanove, dice che la pericolosità del Torino è decisamente superiore a quella dei blucerchiati che finora sono andati a segno ventisette volte, ben dodici in meno, così come con trentadue reti incassate il Toro è un po’ più accorto della Samp che ne ha subite trentasette, cinque di più. Il fatto che Mihajlovic non potrà contare su Costa, Palombo, e molto probabilmente anche di Gastaldello, rende più facile a Ventura impostare la gara puntando sui suoi gioielli in attacco Cerci e Immobile, che con accelerazioni e mobilità e soprattutto fiuto per il gol dovrebbero trovare le condizioni ideali per scardinare la difesa della Sampdoria che sarà per forza rimaneggiata. Se da una parte l’assenza di Maxi Lopez favorirà il Torino che dovrà occuparsi di un attaccante pericoloso in meno, dall’altra non disponendo di Moretti e Masiello fermare le incursioni di Eder e Gabbiadini non sarà compito del tutto facile poiché hanno all’attivo quindici gol in due, nove il brasiliano e sei l’italiano, ma due fra Maksimovic, Bovo e Rodriguez più Pasquale, oltre che capitan Glik, hanno le carte in regola per non far rimpiangere gli assenti e soprattutto hanno l’opportunità di mettersi in mostra.
Coltivare il sogno europeo non è un obbligo e non deve essere nemmeno un fardello, ma un’opportunità di crescita che va colta, anche se alla fine non dovesse coronarsi. La Sampdoria è una squadra alla portata del Torino e come ha affermato Ventura al termine del derby: “Ho detto ai giocatori di essere orgogliosi e di non avere rammarico per il risultato, sinceramente dispiace aver perso il derby, però fra il rammarico del non risultato e l’orgoglio della nostra crescita, quest’ultima conta sapendo che dobbiamo lavorare ancora, così come si sa che si può fare sempre meglio nel calcio. La partita con la Sampdoria sarà la più importante perché se dopo la gara con la Juventus affronteremo la Sampdoria con superficialità sarebbe per me una grandissima delusione”. Se il Torino non uscisse a testa alta e con punti dalla partita con la Sampdoria sarebbe una grandissima delusione anche per i tifosi.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]