Nel girone di ritorno il Torino ha segnato dodici gol in sette partite e i più prolifici sono stati gli esterni che ne hanno realizzati sette: quattro Cerci e uno a testa Santana, Birsa e Stevanovic. Mentre gli attaccanti di ruolo sono a quota quattro: due Bianchi, di cui uno su rigore, e altrettanti Meggiorini. Una rete è appannaggio del centrocampista Brighi. Dei complessivi trentadue gol finora realizzati gli attaccanti sono a quota dodici e gli esterni li seguono con uno in meno, cinque sono dei centrocampisti e tre dei difensori, uno è un autogol (Sardo del Chievo). A ben vedere il contributo di chi ha nelle corde il segnare non è così elevato.
Il gioco del Torino nella fase offensiva non è improntato al servizio degli attaccanti e questo in parte spiega perché quelli granata non siano così prolifici e in più va considerato che nella fase difensiva i primi a doverla attuare sono proprio gli attaccanti che devono pressare portieri e difensori avversari quando hanno la palla. Tutto ciò però non basta a spiegare perché Bianchi e compagni non possano essere considerati fra coloro che hanno il vizietto del gol. A parte proprio il capitano, gli altri compagni di reparto, fatta eccezione in singole stagioni per l’ex Sansone in serie B e Barreto sia in B sia in A, in carriera non hanno mai occupato le prime posizioni delle classifiche marcatori. Questo vuol dire che gli attaccanti granata già fra le loro caratteristiche tecniche non hanno la propensione a segnare, però è lecito pretendere che provino a farlo un po’ di più.
In linea generale non ha molto importanza chi segna in una squadra basta che qualcuno spedisca la palla nella porta avversaria e lo ha anche dimostrato la Juventus, sia nello scorso campionato sia in questo, che senza avere il bomber ha vinto lo scudetto e con buona probabilità bisserà l’obiettivo anche quest’anno. Certo che però, soprattutto per una squadra che ha come obiettivo la salvezza e magari l’assestarsi in una buona posizione di metà classifica, un maggiore contributo in termini realizzativi da parte degli attaccanti è utile.
Domenica con il Palermo Ventura non avrà a disposizione molte scelte su chi schierare in attacco, perché Diop è squalificato, se anche il ricorso dovesse andare a buon fine è impossibile che si passi dalle attuali tre giornate a nessuna, Jonathas non si è ancora ripreso del tutto dalla lesione muscolare; quindi a disposizione ci sono Bianchi, Barreto, che però deve finire di smaltire i postumi della botta rimediata contro il Cagliari e del fastidio muscolare alla coscia, Meggiorini e il giovane Kabasele. Nonostante questo però il Torino ha l’occasione di dimenticare l’incredibile partita di domenica scorsa in Sardegna e riprendere la marcia verso la matematica salvezza e i suoi attaccanti devono dimostrare che possono lasciare il segno sull’obiettivo da raggiungere.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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