La classifica del Torino permette di non allarmarsi più di tanto per le defezioni forzate di Farnerud, squalifica per un turno, e El Kaddouri, lesione di primo grado al retto femorale destro, in vista della partita di domenica pomeriggio con il Chievo. Ventura ha comunque delle alternative per quel che riguarda il modulo e per quel che concerne i giocatori. Se non riterrà opportuno schierare il Torino con il 3-4-1-2, anche se nel ruolo di trequartista possono essere utilizzati sia Barreto sia Bellono, potrà sempre ritornare al 3-5-2 o virare sul 4-2-3-1. Nell’immediato la cosiddetta coperta non risulta troppo corta, seppur in infermeria ci siano anche Bovo e Larrondo, certo che lo stop di tre-quattro settimane di El Kaddouri sottolinea, nonostante non ce ne fosse alcun bisogno, che nel mercato di gennaio la società qualche innesto lo debba inserire, soprattutto perché in rosa ci sono giocatori che sembrano essere ormai ai margini come Gazzi, Bellomo, Barreto e Meggiorini, discorso a parte e completamente diverso per D’Ambrosio ovviamente.
La difesa se sarà schierata a tre o a quattro un posto o due se lo giocano Glik, Rodriguez e Maksimovic, con sicuri titolari Moretti oltre che a Padelli in porta e Darmian se il numero dei difensori ammontasse a quattro. Scenari differenti e multipli invece per il centrocampo. Con quattro mediani e il trequartista il ballottaggio per quest’ultimo ruolo è tra Barreto e Bellomo, decisamente più improbabile ma non da escludere categoricamente l’utilizzo di Cerci dietro alle punte, quindi alle spalle del trequartista Darmian, se non facesse parte dei difensori, Vives e Pasquale o in alternativa anche Masiello (è meno probabile) e uno fra Basha e Brighi. Più difficile pensare a un utilizzo di Gazzi, e con in attacco Cerci e Immobile o eventualmente Barreto o Meggiorini se Cerci facesse il trequartista atipico, più largo a destra e con la possibilità di svariare su tutto il fronte d’attacco sfruttando inserimenti personali o dei compagni. Con il centrocampo a cinque è ipotizzabile lo schieramento di: Darmian, Basha, Vives, Brighi e Pasquale.
Sicuramente la contemporanea assenza di Farnerud e El Kaddouri servirà a capire quanto Ventura vuole ancora puntare su Gazzi e Barreto, da lui fortemente voluti in granata, e da tempo, a prescindere dalla squalifica, pochissimo utilizzati e di conseguenza è difficile capire perché non sono al top della forma oppure perché non più ritenuti dal mister funzionali al gioco. I ragionamenti in chiave mercato vanno estesi anche a Bellomo e Meggiorini, se qualche volta l’attaccante almeno viene utilizzato per far rifiatare gli ormai titolarissimi Cerci e Immobile, del giovane centrocampista si sono quasi perse le tracce ultimamente infatti non si è visto in campo con l’Udinese, con la Lazio, con il Genoa e con il Catania, solo 27’ minuti con il Cagliari, 20’ con la Roma, l’ultima apparizione da titolare con il Livorno il 30 ottobre scorso più di un mese e mezzo fa. É lecito quindi chiedersi se per il bene del ragazzo ritagliarsi qualche piccolo spazio ogni tanto serva oppure se sarebbe per lui meglio essere collocato altrove per il resto della stagione in modo da avere maggiori chance di giocarsi il posto in campo.
Il Chievo verrà a Torino per conquistare punti poiché deve aumentare la distanza dagli ultimi tre posti ed è l’avversario giusto per testare quanto i granata possano pensare in grande e alzare l’asticella degli obiettivi stagionali e valutare quanto i giocatori finora poco utilizzati servano al progetto, non avendo la squadra l’assillo di fare punti però volendo conservare il settimo posto e magari incrementare i ventidue punti fin qui incamerati.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]