Le parole dell’allenatore del Torino, intervenuto ai microfoni di DAZN, dopo la sconfitta della sua squadra contro la Fiorentina.
TORINO – Ivan Juric, allenatore del Torino, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta con la Fiorentina. Queste le sue parole: “Ci vuole un’altra fisicità per il calcio che vogliamo fare. Se perdi tanti palloni diventa difficile fare il nostro gioco. Non è facile mettere tutto a posto. Oggi la Fiorentina ha giocato meglio ed ha meritato. Io ho fatto la mia analisi, da più di un mese, per essere competitivi. Quello di ieri è stato un grido di disperazione. La squadra negli ultimi anni ha preso 140 gol e si è salvata all’ultimo. Ha perso giocatori importanti, io ho fatto la mia analisi. Se prendi Juric come allenatore, devi fare qualcosa. La mia analisi, schietta e sincera, l’ho fatta. Siamo in ritardo. Noi siamo veramente in ritardo. Non so rispondere in tutta sincerità. Magari vedendo la partita con l’Atalanta si è avuta la sensazione che la squadra potesse andare bene così. Non c’è solo un ruolo. Quando fai calcio devi avere certe caratteristiche. In certe cose ti arrangi come è normale che sia, ma certe caratteristiche devi averle. Quando prendi un allenatore di un certo tipo, devi dargli quello che chiedi. Io non chiedo la luna. Abbiamo venduto Lyanco e non arriva nessuno per sostituirlo. Poi si va sempre in battaglia. A Verona il presidente il primo anno era stato chiaro. I soldi erano pochi, abbiamo fatto tanti prestiti. Ad esempio Pessina, arrivato in prestito secco. Ci abbiamo lavorato e poi è tornato all’Atalanta per fare il fenomeno. Per me è come una sconfitta. Pobega è un bel giocatore, ha gamba e mi piace, ma per me è una sconfitta. Mi piacerebbe lavorare per aiutare la società. I discorsi all’inizio erano diversi, c’erano altre idee e altre discorsi. Io percepivo altre idee, sono in difficoltà”.