Torino, mercato: un “cervello” per il centrocampo

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logo-torinoÉ inutile parlare di salto di qualità o di obiettivi da raggiungere se in una squadra manca il tassello principale, il giocatore capace di dettare i tempi della manovra, di leggere le situazioni e di decidere rapidamente quali sono le soluzioni migliori da adottare. Al Torino il tassello principale, vale a dire il “cervello” di centrocampo, non c’è ed è una lacuna che deve essere colmata a tempo, troppo tempo.

In tutte le sessioni di mercato e anche durante il corso della stagione di nomi ne circolano sempre molti poi, però, quando arriva il momento di giungere al dunque la società granata finisce sempre per trovare soluzioni di ripiego e così non arriva mai il centrocampista che serve. E’ fuor di dubbio che un giocatore di questo tipo costa e non è facile reperirlo, ma essendo indispensabile serve un investimento importante con un rapporto qualità-prezzo-età-carattere equo: non meno di 5 milioni, più verosimilmente 7,5-8,5. Il costo è elevato per i consueti parametri del Torino, però se la società puntasse su un calciatore tra i 26 e i 28 anni sistemerebbe il problema per i prossimi quattro-cinque anni e quindi potrebbe persino arrivare a una spesa di 10 milioni, tenendo conto che quasi sempre i giocatori sono pagati a rate l’esborso annuale, ipotizzando tre tranche, non supererebbe i 3,4 milioni. Alla fine la spesa non sarebbe folle.

Una volta trovato il “cervello” della squadra attorno a lui sarebbe più facile completare l’organico puntando sul giusto mix fra calciatori più esperti e giovani che hanno già evidenziato il loro potenziale in attesa, ma ci vuole del tempo, che sia il vivaio a formare i giocatori del futuro per la prima squadra. Ekdal, Kurtic, Jorginho, Acquah, Bjarnason, Vecino, Cigarini, Viviani, l’ormai quasi sfumato Valdifiori, tanto per citare i nomi più gettonati, sono tutti buoni giocatori che possono essere utili alla causa, ma forse nessuno di loro, per motivi diversi, è l’uomo perfetto che serve al Torino.

Giusto per capire bene che tipologia di giocatore serve al Torino si tratta di un mix fra Ferrini, Zaccarelli e Claudio Sala, per restare in abito granata, oppure uno alla Pirlo. I profili sono alti, molto alti, ma esisterà sicuramente un giocatore che sia adatto a una squadra che vuole piazzarsi stabilmente nella parte sinistra della classifica e che aspira a tornare a giocare in Europa League dopo l’assaggio, e che gradito assaggio, di questa stagione. Trovarlo e investire per prenderlo questa è la priorità dei dirigenti del Torino.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]