Torino-Milan 1-1: deludono i rossoneri

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logo-torinoDopo la debacle interna contro il Sassuolo, il Milan sale a Torino, sponda granata, con l’imperativo di rimettersi in carreggiata e riprendere la caccia al terzo posto, i piemontesi, che sono in una situazione di classifica poco soddisfacente cercano invece punti sicurezza. Inzaghi boccia El Shaarawy e lancia Niang dal primo minuto, si accomoda invece in panchina l’atteso ex Alessio Cerci.

Primo tempo. Il match sembra mettersi subito sui binari giusti quando Rocchi decreta un penalty per i rossoneri per un netto fallo di Glik su Menez, lo stesso francese lo trasforma con un tiro violento e centrale, portando avanti i suoi al 3′. La reazione dei granata è però veemente, i rossoneri arretrano subito perdendo campo e possesso palla, all’8′ ci prova Farnerud da fuori, respinge a pugni uniti Diego Lopez, che si ripete 1 minuto dopo su Quagliarella che gli si presenta tutto solo davanti, imbeccato dallo stesso Farnerud. La partita la fanno i granata, il Milan aspetta e cerca di ripartire, invero senza crederci troppo, e non riesce a creare pericoli, al 31′ arriva così un clamoroso palo di testa di Darmian, con Moretti che mette poi altro da due passi, poco dopo Lopez riesce ad anticipare d’un soffio Martinez, lanciato solo verso la porta. Si rivede finalmente il Milan, al 35′, grazie a Niang che si beve un paio di difensori e poi calcia a giro mancando il bersaglio di pochissimo. Nei 5′ di recupero De Sciglio commette uno sciocco fallo su Darmian e, già ammonito si becca il secondo giallo e poi il rosso, condannando i suoi all’inferiorità numerica. Entra subito Abate per Niang. Sulla punizione seguente salta più in alto di tutti Glik che manda alto d’un soffio.

Secondo tempo. La ripresa segue il medesimo tema tattico, rossoneri a difendere, bassi e passivi, granata che fanno possesso palla e creano qualche problema, dopo un paio di iniziative, di Quagliarella e di Menez, che non portano da nessuna parte, arrivano i cambi, dentro Poli per Muntari ed El Kaddouri per Vives. A cavallo del quarto d’ora prima Bonaventura calcia da fuori spedendo alato, poi Martinez calcia in modo sbilenco dal dischetto fallendo una ghiotta occasione. Un paio di occasioni potenziali per Gazzi e Menez non sono coronate dal successo, al 72′ gran conclusione di Quagliarella che obbliga Lopez ad una difficile deviazione di pugno, poi è Benassi a fallire da due passi a tu per tu con Lopez. Entra Alex per Menez ed il Torino pareggia , come sempre o quasi, su palla inattiva (ottava volta), la sfera arriva dall’angolo, Glik salta altissimo e colpisce di testa non dando scampo a Lopez, 1-1, quinto gol per il polacco, quarto consecutivo. Nel finale ci prova più il Toro che il Milan ma non succede quasi più nulla nonostante i 5′ di recupero.

Finisce con un pareggio che suona stretto per i granata che hanno sempre fatto la partita, dopo l’iniziale svantaggio, creando tante opportunità ma riuscendo a pareggiare solo nel finale, bella e convincente dunque la prova dei ragazzi di Ventura.

I rossoneri vedono sfumare un successo che sarebbe stato assai importante proprio nel finale, ma non possono recriminare più di tanto. Il vantaggio immediato anzichè mettere le ali ai rossoneri li ha cloroformizzati, la squadra si è abbassata, ha badato solo a difendere senza mai riuscire più a prendere in mano il pallino del gioco, inutile dire che non ha più creato grattacapi a Padelli. L’espulsione, sciocca, di De Sciglio, ha ridotto in 10 il Milan per tutta la ripresa, ma non è scusante accettabile per spiegare la pochezza offensiva dei ragazzi di Inzaghi che devono tenersi, come assai prezioso, questo punto che è guadagnato, checchè qualcuno  ne possa pensare in quanto, se avesse vinto il Torino, non ci sarebbe stato proprio nulla da dire.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]