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Torino-Milan 2-2: rocambolesco finale, prova opaca dei rossoneri

La sosta per le partite della Nazionale ha reso più lunga l’attesa per Torino-Milan che, non è solo la terza partita di questo campionato, ma rappresenta anche il momento del nuovo esordio di Kakà in serie A, a distanza  di quasi 10 anni da quel 1 settembre 2003 in cui, tra la curiosità e lo scetticismo generale, si fece conoscere al pubblico italiano nella vittoriosa trasferta ad Ancona (0-2 per la cronaca). Da allora sono cambiate tante cose, il Milan in primis, ma anche, e soprattutto, Riccardo Izecson che negli anni madrileni non ha certo scritto la storia delle ‘Merengues’ e che invece, adesso, è chiamato a dispensare al gruppo il suo contributo di classe, esperienza e carisma, tutte doti che, negli ultimi tempi, sono un po’ mancate in casa rossonera. Il Torino è avversario roccioso ed arcigno che sa ben giocare a calcio, grazie alle lezioni di Mister Ventura, ma che ha forse nello scarso peso sotto porta il suo tallone d’Achille. Il Milan, di contro, si presenta all’Olimpico con una formazione d’emergenza, soprattutto in difesa, dove mancheranno Abate, De Sciglio e Silvestre, partirà dunque titolare Zaccardo, in attacco invece, forfait di El Shaarawy a parte che salterà Torino e Celtic per un problema muscolare, Allegri ha deciso per un tridente con Kakà, Robinho e Balotelli.

Rossoneri che si insediano subito nella metacampo avversaria cercando di fare la partita, si muove Kakà che cerca i giusti incroci con Balotelli, ci prova il brasiliano ma il suo tiro è contrato da un difensore, risponde subito in ripartenza il Toro con Vives che, dai 25 metri, tira mancando il bersaglio non di molto. La manovra del Milan è però asfittica, si muovono poco e male Robinho e Muntari, fa meglio Zaccardo che arriva anche al tiro, Padelli para senza problemi, dai 20 metri ci prova anche Montolivo ma il suo tiro è troppo debole per impensierire l’estremo difensore granata. L’azione più bella la confeziona proprio Kakà che se ne va con una delle sue antiche accelerazioni, il suo cross per Balotelli però non è preciso. Il Milan si spegne improvvisamente, attorno al 25′, sale in cattedra il Toro che non si limita più a difendere basso e ripartire, ma inizia a provare a fare la partita, Cerci è spesso imprendibile sulla desta, una sua punizione radente è deviata in angolo in ispirata da De Jong. Il Milan non tiene più palla e non riesce quasi mai ad offendere, molto meglio le accelerazioni dei granata che tengono sempre sul chi vive la retroguardia ospite, Immobile è un peperino che crea problemi, Cerci è come al solito incontenibile ma un po’ fumoso. Nel finale si infortuna anche Montolivo che lascia il terreno di gioco, al suo posto Poli, mentre Kakà diventa capitano.

Ripresa iniziata da appena due minuti e Toro che passa in vantaggio, Cerci indovina una palla con i giri giusti per D’Ambrosio, appostato dietro la linea, l’esterno sterza, si accentra leggermente e calcia violentemente, Abbiati non riesce a coprire il suo palo ed è battuto. I rossoneri annaspano, il tempo passa senza vedere la reazione auspicata, finalmente, al 12′, Allegri sostituisce l’inutile Robinho con Matri e le cose subito cambiano. In due minuti Balotelli ha due buone chances, la prima gliela serve di tacco Matri, ma il centravanti calcia alto, poco dopo, dal limite dell’area, dopo un’azione a scalare, tira a giro ma ancora lontano dai pali. Kakà suona la carica e la squadra sembra finalmente in partita, grazie anche al grande contributo di Poli e De Jong, ma, sul più bello, Riccardo Izecson alza bandiera bianca e lascia il terreno di gioco, entra al suo posto Birsa. Passano pochi minuti e Immobile trova il tempo giusto, sulla linea mediana, per servire, nelle praterie desolate lasciate dalla difesa rossonera, Cerci che si invola tutto solo verso la porta e batte Abbiati con un tiro dolce, 2-0 e partita che pare in ghiaccio. I sogni rossoneri sembrano spegnersi al 28′ quando Matri mette Balotelli solo in area, l’attaccante resiste a due difensori e calcia a colpo sicuro, Padelli si supera e salva con un mezzo miracolo. La partita si incattivisce, volano colpi proibiti, i rossoneri giocano duro, i granata si ritraggono ed accentuano ogni caduta per perdere tempo. Al 41′ una caparbia azione di Poli porta ad un cross su cui Padelli va a deviare, in uscita alta, sull’accorrente Balotelli, la sfera finisce fuori area, dove, quasi cadendo, Muntari la impatta sporca, il portiere è fuori porta ed insegue vanamente la sfera che si insacca lemme lemme, vane ed ingiustificate le proteste granate, non c’era off-side. Quando la lancetta del cronometro sta percorrendo l’ultimo giro del tempo di recupero, Poli aggancia una palla difficilissima sulla fascia, entra in area quasi sulla linea di fondo e viene affrontato improvvidamente da Pasquale, rigore netto che Balotelli, dopo 4 minuti di proteste varie, realizza spiazzando, come al solito, il portiere avversario, 2-2 e fischio finale.

Finisce con un pari preso letteralmente per i capelli quando ormai tutte le speranze parevano essere naufragate. Recrimina il Toro dopo una partita ben interpretata e magistralmente giocata, ma deve fare mea culpa per non aver saputo gestire il doppio vantaggio. Che dire del Milan? Troppo brutto per essere vero, per quasi un’ora abbiamo assistito al nulla assoluto con una squadra incapace di fare possesso palla e di creare alcunchè, senza nessuno a fare da punto di riferimento in area, con un abulico Robinho, decisamente insufficiente, un nervoso Balotelli ed un generoso Kakà e, come sempre, vulnerabile in difesa. Solo con l’ingresso di Matri si è iniziato ad avere profondità e a creare qualche occasione, il pareggio è arrivato a salvare capra e cavoli ma non toglie la brutta impressione destata, la strada da percorrere per diventare competitivi pare davvero lunghissima….

TABELLINO:

Milan (4-3-1-2): Abbiati, Zapata, Mexes, Zaccardo, Emanuelson, Montolivo (45′ Poli), De Jong, Muntari, Kakà (69′ Birsa), Balotelli, Robinho (57′ Matri). A disposizione: Amelia, Coppola, Vergara, Cristante, Constant, Nocerino. All.: Allegri

Torino (3-5-2): Padelli, Glik, Moretti, Bovo, D’Ambrosio (79′ Pasquale), Darmian, El Kaddouri, Vives, Brighi, Immobile, Cerci (76′ Larrondo). A disposizione: Gomis, Berni, Maksimovic, Basha, Bellomo, Farnerud. All.: Ventura

Arbitro: Massa

Reti: 46′ D’Ambrosio, 70′ Cerci (T), 88′ Muntari, 90′ (+9) Balotelli (M)

Ammoniti: Zapata, Poli (M), El Kaddouri, Glik (T)

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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