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Torino-Roma 1-1: un gol di Cerci rallenta la corsa dei giallorossi

Il record di vittorie della Roma si ferma all’Olimpico di Torino e tutto per colpa di un suo ex allievo come Alessio Cerci che già nel primo tempo aveva messo in difficoltà gli uomini di Garcia. La Roma comunque resta in testa alla classifica con tre punti sopra al duo Juve e Napoli.

PRIMO TEMPO – Oltre i confini. Il record che ora insegue questa Roma non è più nazionale ma continentale. L’avversario, se così si può chiamare, è il Tottenham che non andò oltre le dieci vittorie consecutive ad inizio stagione. I novanta minuti dell’Olimpico di Torino separano la Roma da questo ulteriore primato. Rudi Garcia riporta Maicon sulla fascia destra ed inserisce Burdisso nel cuore della difesa. Prima per lui da titolare in questa stagione. Cambia un terzo del centrocampo: Bradey va ad occupare la posizione di Pjanic. Il bosniaco, invece, avanza a ricoprire il ruolo di ala destra; anche se, come è noto, non manterrà questa posizione per tutta la gara e andrà a spaziare per tutto l’attacco come i suoi compagni di reparto: Borriello e Florenzi.

Già a due minuti dall’inizio si intuisce come Ventura abbia preparato la partita. Barreto infila un rasoterra per Meggiorini, Benatia respinge, la palla termina sul piede di Gazzi che libera il destro ma la palla è alta sopra la traversa. Il Torino è molto chiuso e in questi primi minuti la Roma ha provato un paio di volte a penetrare tra le linee difensive granata con lanci lunghi a scavalcare difesa e centrocampo e raggiungere una torre che sia Borriello o Pjanic. In fase di non possesso il Toro tiene tutti gli undici dietro la linea del pallone; la Roma molto paziente cerca comunque di costruire gioco mantenendo il possesso della palla con fraseggi sviluppati anche per orizzontale. Al 19′ il primo squillo del Torino verso la porta di De Sanctis. El Kaddouri viene favorito da un rimpallo al limite dell’area giallorossa e da li prova la conclusione che risulta centrale, si abbassa tardi e si perde mezzo metro sopra la traversa. Al 23′ cross di Balzaretti destinato a Florenzi che nel cuore dell’area avversaria viene anticipato ed il gioco riprende da calcio d’angolo. Quest’ultimo viene battuto da Pjanic che chiama uno schema e invece che cercare la spizzata di testa in area, appoggia la palla fuori dove c’è Florenzi che al volo di collo destro tenta la conclusione che non supera di molto l’incrocio dei pali. La prima nota dolente di questa prima frazione è al 25′ quando il direttore di gara estrae il cartellino giallo per Benatia che commette un intervento in gioco pericoloso ai danni di Barreto. Il marocchino si dispera perchè consapevole che non sarà presente domenica prossima contro il Sassuolo.

É quasi la mezz’ora e Balzaretti la infila bassa per Pjanic che ora gravita sul lato sinistro del campo. Il bosniaco di prima la gira verso l’interno dell’area di rigore granata dove trova Kevin Strootman che col piatto sinistro spiazza Padelli. Mano tesa sotto il naso, la singolare esultanza dell’olandese. Ed è 1-0 per la Roma. Dopo il 30′ si sveglia anche Cerci. L’ex romanista sforna i numeri migliori del suo repertorio; prima è protagonista di una velocissima discesa verso i pali giallorossi durante la quale nè Bradley nè Balzaretti riescono a raggiungerlo. Poco dopo batte col mancino una punizione dai 25 metri che termina di poco alta sopra la traversa. A cinque minuti dal termine del primo tempo ancora Cerci, dall’out di destra (sinistra per la Roma), lascia partire una parabola che si abbassa alla fine della traiettoria in corrispondenza dell’angolino lontano. De Sanctis coi guantoni in uscita bassa respinge. Tre minuti dopo punizione fotocopia per Cerci, dalla stessa posizione da cui ha battuto quella precedente. L’attaccante granata questa volta tiene bassa la palla che supera la barriera ma non sfugge a Strootman che respinge e da qui riparte il contropiede giallorosso. Si nota la mancanza della velocità di Gervinho, ma la Roma raggiunge la trequarti avversaria e Maicon fa partire un cross preciso destinato a Borriello ma un intervento ottimo di Glik vanifica questo tentativo. Negli ultimi secondi di prima frazione si nota come la Roma difenda in modo compatto, e come dall’altro lato Cerci faccia reparto da solo. Al 44′ tiene palla aspettando l’arrivo di compagno. Alla fine arriva El Kaddouri che riceve da Cerci ma calcia alto. Questa l’ultima occasione prima del duplice fischio di Banti.

SECONDO TEMPO – I ventidue del primo tempo guadagnano nuovamente il campo dopo il quarto d’ora di intervallo. La formazione granata parte forte. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore, il Torino segnala, ma non in modo veemente, un tocco col braccio di Balzaretti. Ma l’estrema vicinanza al corpo dell’avambraccio del terzino giallorosso porta l’arbitro a far continuare il gioco e a non segnalare nemmeno la vistosa trattenuta ai danni di Benatia. Al 7′ ammonito Bradley per un entrata in ritardo su D’Ambrosio che da parte sua, con esperienza, va a cercare il contatto con l’americano. Non essendo in diffida l’ammonizione di Bradley non pesa quanto quella di Benatia. Morgan De Sanctis all’11′ salva il risultato, la sua porta e la sua imbattibilità grazie ad un ottimo intervento in risposta alla conclusione al volo di sinistro di Meggiorini. Due grandi gesti tecnici. Primo cambio per Ventura al 13′: dentro Immobile, fuori Barreto. Al 17′ arriva il pareggio di Alessio Cerci che così sfata il tabù Roma. La rete comunque resta dubbia perchè l’autore dell’assist vincente, Meggiorini, si era liberato in maniera poco pulita della marcatura di Benatia sbilanciando il centrale giallorosso.

La Roma nonostante tutto risponde subito con un cross di Maicon a cercare Borriello che però viene anticipato. Ci provano ancora i giallorossi da calcio d’angolo; la palla raggiunge Burdisso che la gira di testa ma finisce alta. Al 21′ primo cambio per Rudi Garcia. Borriello lascia il campo, al suo posto Ljajic che si va a posizionare sulla corsia di destra. Pjanic ora è il terminale offensivo più avanzato. Lo stesso centrocampista pochi minuti più tardi verrà atterrato nell’area di rigore granata, senza conseguente provvedimento del direttore di gara. A tre minuti dalla mezz’ora Garcia toglie dal campo Benatia e lascia entrare Marquinho. Ora De Rossi si abbassa come centrale di difesa, sulla mediana restano Bradley, Strootman e l’ultimo entrato Marquinho. L’attacco vede Ljajic in posizione centrale, supportato da Pjanic e Florenzi. Roma molto propositiva che non si arrende, anche se in alcune occasioni risulta un po imprecisa e prevedibile. Pjanic si propone in ogni parte del campo, Ljajic spende energie nell’andare a coprire e recuperare palle indietro. E al 41′ il serbo, ancora atterrato, si procura e batte un calcio di punizione. Calcia verso il palo lontano ma Padelli ci arriva e allontana. Un minuto dopo ancora Ljajic ci riprova su punizione, ma ancora un attento Padelli blocca la palla. Ultimo cambio per la Roma: Dodò al posto di Florenzi. Ventura al 44′ concede la standing ovation per Cerci che viene sostituito da Makksimovic. Al 45′ Banti concede quattro minuti di recupero durante i quali la Roma cerca di costruire l’azione vincente ed il Torino si annulla pur di mantenere il pareggio. Ammonizione anche per Maicon sul finire della gara per un intervento irregolare che è sembrato tale solo al direttore di gara. Termina 1-1 Torino-Roma; la Roma rallenta ma non abbandona la vetta della classifica.

[Guendalina Galdi – Fonte: www.forzaroma.info]

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