TORINO – Quello che doveva essere il campionato di consacrazione sta iniziando a diventare un mini incubo per il Torino di Mihajlovic.
Dei tre che avrebbero dovuto portare i granata a livelli europei, due sono già infortunati, Belotti e Ljajic, mentre Iago non dá ancora grandi garanzie. Se aggiungiamo anche l’infortunio muscolare di Martinez in nazionale, la frittata è fatta.
Il modulo è sempre quello, il 4-3-3 marchio di fabbrica di Miha, fortemente offensivo. Ma cambiano di sicuro gli interpreti. Le scelte in verità, sono quasi scontate. Se prima di stanotte si pensava ad un trio d’attacco Martinez-Maxi Lopez-Iago Falque, ciò non è più possibile.
Il venezuelano, come detto, dopo aver segnato il 2-0 nella gara contro l’Argentina, a venti minuti dalla fine ha chiesto il cambio, causa un dolore lancinante alla coscia destra dopo aver staccato di testa sul rinvio del portiere.
Si tratta del sesto infortunio muscolare granata dall’inizio del ritiro, record di cui non c’è di certo da vantarsi. E dire che Martinez aveva finalmente trovato la forma migliore, forse il miglior Martinez che si è visto da quando il talento è sbarcato a Torino.
Mihajlovic ha rimodellato il venezuelano, facendolo partire da esterno destro, e non da seconda punta come nel 3-5-2 di Ventura, e lui ha ringraziato con ottime prestazioni condite dal goal nella seconda giornata contro il Bologna, mentre ora è costretto a rimanere ai box, almeno per la sfida contro l’Atalanta.
E allora spazio a Iago Falque, al suo primo vero esame in campionato, chiamato a trascinare la squadra contro i bergamaschi, che vantano anche la peggior difesa del campionato.
Se al centro dell’attacco, se in giornata di grazia, Maxi Lopez è una mezza garanzia, non lo è ancora l’altro esterno, Boye. L’argentino è l’ultima trovata di Gianluca Petrachi. Tocco di palla dolce e movimenti rapidi.
Nel ritiro ha incantato e fatto sognare, in campionato è risultato ancora un pò grezzo durante gli spezzoni giocati nelle partite contro Milan e Bologna. In panchina, l’unica alternativa è il baby Aramu, gioiello del vivaio del Torino. Confermato in prima squadra dopo una serie di mancati acquisti in attacco, ora scalpita anche lui, forte della predilezione di Mihajlovic di puntare sui giovani.
A cura di Gualtiero Sanapo
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy