Distorsione al ginocchio destro per Cerci che deve essere valutata; Brighi ha male al costato, per una botta presa nella gara con il Pescara, che lo costringe in questi giorni ad allenarsi separatamente; Bianchi ha un affaticamento muscolare in via di risoluzione; Suciu alle prese con il recupero dall’infortunio capitatogli nell’ultima gara dello scorso campionato; Gillet, Ogbonna – che dovrebbe fare il suo debutto fin dal primo minuto in una gara ufficiale dell’Italia domani con la Bulgaria – Glik, Birsa e Bakic impegnati con le rispettive nazionali. Aggiungiamoci pure Caceres ancora alla ricerca della forma migliore e Agostini, arrivato in chiusura di calciomercato, che deve apprendere schemi e movimenti e anche lui trovare la miglior condizione fisica; dei trentadue giocatori a disposizione di Ventura ne restano ventidue per preparare la prossima sfida con l’Inter. Per fortuna mancano dieci giorni e gli acciaccati, tranne lo sfortunato Suciu, hanno alte probabilità di riprendersi al più presto e di allenarsi al meglio in vista della prossima partita, quindi niente panico.
Ogni partita vale tre punti sia che si giochi con il Pescara o il Cagliari o con la Juventus o l’Inter, ma è innegabile che ci siano partite che si attendono con maggiore trepidazione vuoi perché c’è in ballo la supremazia cittadina come per il derby, vuoi che siano interessanti per iniziare a capire il valore del gruppo come nel caso dell’Inter. Il Torino dopo due gare nella colonna gol subiti si trova un bello zero e mai come in questo caso il numero che indica il nulla è positivo, ma con tutto il rispetto per le difese di Siena e Pescara, almeno sulla carta e come valori assoluti, non sono paragonabili a quella dell’Inter così come il centrocampo e l’attacco. Ecco perché l’attesa della gara sale di giorno in giorno. Riuscirà il Torino che ha come obiettivo la salvezza a reggere il confronto con l’Inter che si propone, o vorrebbe proporsi, per contendere a Juventus, da tutti data come favorita, Roma, Napoli e Milan lo scudetto? Ah saperlo! E poi l’Inter è quella che in due minuti fra il diciassettesimo e il diciannovesimo del primo tempo ha rifilato due gol al Pescara nella prima giornata o quella che ha subito nella seconda la netta sconfitta dalla Roma per tre a uno? Gran bella domanda!
In questi giorni Ventura con i giocatori che ha a disposizione sta iniziando le tappe d’avvicinamento alla gara di domenica 16. Deciderà di utilizzare il modulo che predilige il 4-2-4 o si affiderà a un più o meno camuffato 4-3-3 o un ancor più prudente 4-4-2. Molto dipenderà dai giocatori che avrà a disposizione e dalla condizione fisica di ognuno, sicuramente non si farà sorprendere con una mediana numericamente sguarnita così come non stravolgerà la sua concezione del gioco rinunciando alla spinta propulsiva che chiede agli uomini sulle fasce. Difficilmente l’Inter sul prato dell’Olimpico di Torino si presenterà rintanata nella sua metà campo aspettando le mosse dei granata, ma vorrà imporre il proprio gioco. Ecco quindi che è ipotizzabile che in campo spazi sfruttabili da una e dall’altra parte ce ne saranno e di conseguenza diventerà molto interessante vedere come verranno sfruttati a prescindere dal risultato finale, ma tenendo sempre ben presente che i punti non conquistati sono persi per sempre.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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