Torino-Udinese 2-0: standing ovation per Immobile

TORINO – Se l’Udinese Primavera vince e sogna, la Prima Squadra cade a Torino contro la formazione granata con lo stesso punteggio dell’andata. Ventura ritrova Cerci e conferma tutto il resto della squadra; Guidolin inserisce Bubnjic per l’infortunato Domizzi e conferma anche lui i restanti 10 della scorsa settimana. La fase iniziale della partita è lenta e prevedibile, con le squadre intente a studiarsi a fondo. A rompere l’equilibrio ci pensa però El Kaddouri al 15′. Il centrocampista ex Napoli riceve da Immobile, incede, si accentra e scarica verso la porta un destro che, deviato da Danilo, buca Scuffet sul suo palo. Vantaggio dei granata con l’iniziativa personale del trequartista marocchino. L’Udinese accusa il colpo e rischia di subire il raddoppio prima su calcio piazzato, con il sinistro di Cerci che si spegne sul fondo non di molto, poi su azione, con Immobile che si traveste da assist-man e pesca un avanzatissimo Moretti nel cuore dell’area. Il colpo di testa del difensore ex Genoa non centra lo specchio della porta. Immobile si sbatte fino all’ultimo secondo della prima frazione, non trovando il gol.

La ripresa inizia con Zielinski al posto di Badu per un’Udinese a trazione anteriore. I pensieri per la difesa granata non ci sono ed è il Toro a caricare a testa bassa, con i suoi due diamanti lì davanti a pungere alla grande. Cerci ci prova ma non riesce, Immobile alla prima nitida occasione punisce l’Udinese. Maksimovic, lasciato troppo libero di galoppare, sfonda e serve proprio il numero 9, che di destro non lascia scampo a Scuffet tornando prontamente da solo in vetta alla classifica marcatori con il 21° gol in campionato. Toni ridistanziato e ingresso nella storia: con la maglia granata solo Pulici aveva toccato questa quota in un campionato. La reazione bianconera si limita a qualche tiro debole dalla distanza.  Ventura concede la standing ovation a Immobile. Dentro Meggiorini, ma il copione non cambia. Tocca a Scuffet evitare che il passivo aumenti, prima allungandosi in presa bassa su Cerci lanciato a rete e poi dicendo no a chiare lettere allo stesso Meggiorini che, imbeccato da un comunque ottimo Cerci, aveva centrato lo specchio con un sinistro tagliente. I due buoni interventi del portiere non tolgono l’amaro dalla bocca delle zebrette, che ci provano a tempo scaduto con un buon destro di Yebda e niente più. Diciottesima sconfitta stagionale per l’Udinese: la salvezza da ieri era aritmetica, ma la voglia di voltare pagina adesso è davvero tanta.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]

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