Torino: Weiss nella lista dei desideri, Ogbonna-Cerci vicino all’addio?

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Ci vogliono nervi saldi, animo forte e tanta tanta tantissima pazienza perché al momento il Torino del prossimo anno proprio non lo si intravede. É vero che anche altre squadre sono in alto mare e che soprattutto il mercato non ha ancora aperto i battenti, ma sono più che indicative le parole di Mino Raiola (riportate oggi dal quotidiano Tuttosport in un articolo a firma Gianni Lovato e Marina Salvetti a pagina 12), non uno qualunque bensì uno fra i procuratori più potenti a livello mondiale, relative al suo assistito Weiss che è fra i calciatori che potrebbero interessare al Torino: “Sono tante le squadre che vogliono Weiss. Il Toro era in prima fila, ma fino a quando non prenderà decisioni sul modulo non accadrà nulla”.

Ventura ha ancora un anno di contratto con il Torino e a quanto è dato sapere ufficialmente né lui né la società hanno mai detto che le loro strade si divideranno, quindi se l’allenatore sarà lo stesso non si riesce a capire perché non sia già stata presa una decisione sul modulo da utilizzare in futuro. Ventura è un fautore del 4-2-4, ma nelle ultime tre giornate ha adottato il 5-3-2. É chiaro che i due modi di giocare sono molto differenti soprattutto sulle fasce perché il primo prevede terzino ed esterno alto che interagiscono sia in fase difensiva sia in fase offensiva, ma ognuno dei due in generale ha compiti più “rigidi” e maggiormente legati al ruolo, mentre il secondo modulo, oltre ad aver bisogno di tre centrali di difesa, richiede che gli esterni ricoprano l’intera fascia e che ci sia un centrocampista che sappia dettare i tempi e che riesca ad impostare i movimenti degli attaccanti. Oltre alle differenze dei due moduli è lampante che fino a quando non si saprà con certezza se Ogbonna e Cerci si accaseranno altrove e quanti soldi saranno ricavati, soprattutto dalla cessione del primo, e anche quali contropartite tecniche potrebbero rientrare nell’affare, sarà ben difficile decidere quale modulo sarà adottato.

Ecco perché si è creato lo stallo che però si sarebbe potuto e si potrebbe ancora evitare se ci fosse chiarezza assoluta sulla cessione di Ogbonna e Cerci. Se i due giocatori vogliono andare in club che lottano per traguardi maggiori li si cede, tanto è inutile trattenerli contro la loro volontà. Senza entrambi è quasi impossibile continuare con il 4-2-4 che garantisca risultati positivi a meno di spendere nel trovare due sostituti tanto quanto si è incassato, quindi il modulo andrebbe cambiato. Arrivati a questa certezza entrerebbe in ballo l’allenatore che deve decidere se cambiare il suo modo di far giocare la squadra e in che modo o se preferisce anche lui andare altrove perché il progetto che era stato impostato l’anno scorso non può più essere portato avanti. Trattenere un allenatore che è poco convinto il più delle volte porta a problemi nello spogliatoio e finisce per essere un esonero annunciato o peggio ancora un vivacchiare tra alti e bassi che potrebbe compromettere gli obiettivi stagionali.

Parole chiare, fermezza e decisione eviterebbero l’incertezza del momento e permetterebbero di agire concretamente in sede di calciomercato, attendere che l’intreccio delle trattative per Ogbonna e Cerci si sciolga rischia solo di vedersi sfuggire quei giocatori che sono stati individuati da tempo, un nome su tutti Weiss, e che permetterebbero di allestire una squadra che possa affrontare senza affanni il prossimo campionato.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]