Fare previsioni è sempre difficile, però anche molto allettante un pò perché se i fatti danno ragione ci si sente lusingati per averli previsti, un po’ perché se l’ipotesi iniziale viene corroborata dai dati infonde speranza. La domanda che assale tutti nel mondo granata è: il Torino riuscirà ad andare direttamente in serie A? Sì, verrebbe da dire d’impeto pensando che è primo con tre punti di vantaggio ed è stato finora costantemente fra le prime della classifica. Ovviamente ad una risposta d’impeto va poi fatto seguire un ragionamento logico. Certo il calcio non sempre risponde alla logica, però provare a fare due calcoli, partendo dai punti ottenuti nel girone d’andata, può essere una base ragionevole in quanto ha una sua veridicità di fondo, sulla quale ragionare.
Nelle ultime nove partite del girone d’andata il Torino ha incamerato sedici punti: vittorie con Reggina, Livorno, Padova e Pescara; pareggi con Sassuolo, Bari, Crotone e AlbinoLeffe; sconfitta con il Modena. Attualmente i granata hanno sessantasei punti aggiungendone altri sedici raggiungerebbero quota ottantadue. Il Sassuolo come il Torino nella parte finale della prima frazione di campionato ha conquistato sedici punti: vittorie con Modena, Gubbio, Livorno e Juve Stabia; pareggi con Torino, Brescia, Crotone e Reggina; sconfitta con il Padova. Bissando finirebbe a settantanove. Il Verona ha chiuso il girone d’andata con una performance strepitosa di ben venticinque punti: vittorie con Brescia, Bari, Crotone, Empoli, Reggina, Livorno, AlbinoLeffe e Modena; pareggio con Varese. Se riuscisse a fare altrettanto terminerebbe primo con ottantotto.
Il Pescara si era aggiudicato quattordici punti: vittorie con Varese, Gubbio, Sampdoria e Nocerina, pareggi con Padova e Vicenza; sconfitte con Livorno, Grosseto e Torino. Chiuderebbe quindi a quota settantasei. Il Padova aveva incamerato dodici punti: vittorie con Livorno, Sassuolo e Ascoli; pareggi con Juve Stabia, Pescara e Nocerina; sconfitte con Grosseto, Torino e Gubbio. Finirebbe così con sessantacinque punti. Il Varese conquistò tredici punti: vittorie con Grosseto, Nocerina e Sampdoria; pareggi con Modena, Brescia, Ascoli e Verona; sconfitte con Pescara e Cittadella. Terminando a sessantacinque. La Sampdoria portò a casa un magro bottino di soli otto punti: vittoria con il Crotone, pareggi con Brescia, Bari, Modena, Reggina e Juve Stabia; sconfitte con Vicenza, Pescara e Varese. Chiuderebbe con cinquantanove punti. Il Brescia si aggiudicò nove punti: vittorie con Livorno e Crotone; pareggi con Sampdoria, Sassuolo e Varese; sconfitte con Verona, Ascoli, AlbinoLeffe e Bari. Raggiungerebbe quota cinquantanove. Infine la Reggina fece come la Samp e si aggiudicò otto punti: vittoria con Nocerina; pareggi con Crotone, AlbinoLeffe, Sampdoria, Sassuolo e Vicenza; sconfitte con Torino, Verona e Cittadella. Finirebbe a cinquantacinque.
Tornando alla domanda iniziale se tutte le squadre in queste ultime nove giornate ripetessero i risultati del girone d’andata la classifica finale risulterebbe: Verona 88, Torino 82, Sassuolo 79, Pescara 76, Padova e Varese 65, Sampdoria e Brescia 59, Reggina 55. Quindi per i granata sarebbe A diretta. Il punto in più al Torino servirebbe nel caso in cui il ricorso presentato dal Padova sulla sconfitta per tre a zero a tavolino in seguito al black out fosse accolto e di conseguenza la vittoria sarebbe riassegnata ai veneti. Con tre punti in meno degli ottantadue ipotizzati la squadra di Ventura avrebbe l’identico punteggio del Sassuolo, all’andata finì a reti inviolate e quindi bisognerebbe in caso di pareggio anche al ritorno ricorrere alla classifica avulsa e alle reti segnate, ecco perché sarebbe fondamentale fare un punto in più per essere certi della A diretta.
Meglio ancora sarebbe conquistarne tra i diciotto e i diciannove, numeri alquanto realisti per i granata, perché vorrebbe dire tenere una media punti a gara tra i 2 e i 2,1 in linea con l’attuale che è esattamente 2, mentre quella di Sassuolo e Verona è attestata a 1,9 e quella del Pescara a 1,87. Tutto ciò è realistico a patto che il Torino non ripeta mai più prestazioni indolenti come quelle di Gubbio, Modena, Brescia e Empoli, senza neppure pensare a quella con il Verona. L’occasione per dimostrare di avere il cipiglio da capolista per meriti propri e non per demeriti altrui si presenta già venerdì con la Reggina, all’andata fu vittoria grazie a un gol di D’Ambrosio, questo stesso risultato è ovviamente il minimo sindacale.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]