Al Toro non si ha il tempo di gioire per una buona novella che arriva una tegola fra capo e collo a guastare la festa. La sfortuna sembra proprio che abbia una predilezione per i giocatori granata e anche per Ventura costretto nell’abbondanza numerica a scelte quasi obbligate. Con Meggiorini l’attuale attacco granata sale a cinque elementi, ma per la gara con il Cittadella il mister potrà contare su tre, perché a parte lo squalificato Ebagua, Bianchi ieri in allenamento è caduto e si è fratturato tre dita della mano sinistra e non è detto che potrà essere a disposizione. Così sia che Ventura torni al 4-2-4 sia che continui sulla strada del 4-3-3 le punte le avrà contate, per fortuna Meggiorini è già stato alle dipendenze del mister ai tempi del Bari e conosce la sua concezione di gioco e i movimenti che richiede, così si inserirà in tempi brevi e potrà essere subito utile alla causa.
Mancano ancora quindici giorni alla chiusura del calciomercato e la dirigenza granata ha ancora del tempo a disposizione per dare a Ventura qualche altro elemento, che possa contribuire alla promozione in serie A e magari essere un pilastro della squadra anche nella massima divisione. Alessio Cerci senza dubbio rientra nella categoria dei giocatori che sarebbero non solo utili, ma calzerebbero a pennello in prospettiva. Avere come esterni di centrocampo dal un lato Cerci e dall’altro Guberti renderebbe stra-felici tutti. Ora però nessuno si faccia delle illusioni, perché arrivare al giocatore della Fiorentina non è per nulla facile, sarà anche in rotta con la sua attuale squadra, ma non sarà né svenduto – i toscani lo hanno prelevato nel 2010 dalla Roma per 4 milioni e in estate poteva finire al Manchester City per quasi il doppio – né facilmente potrà essere convinto a scendere di categoria dove ritroverebbe Ventura che lo allenò nel Pisa, però ha estimatori in altre squadre di A e anche all’estero, nonostante il suo caratterino un po’ peperino.
Guberti ha intrapreso con decisione il cammino verso la guarigione e potrà mettersi a disposizione prima di quanto si pensasse a fronte dei normali tempi di recupero da un infortunio grave come il suo, ma non può neppure correre il rischio di accelerare troppo i tempi procurandosi altri problemi. Pagano continua ad avere un acciacco dopo l’altro, ora ha un fastidio al flessore sinistro, e quindi non riesce a recuperare la forma imprescindibile per poter giocare. Il giovane Verdi, messosi alle spalle la pubalgia che lo aveva già afflitto la scorsa stagione quando era in forze alla Primavera del Milan, dovrà portare un plantare che gli permetterà di migliorare la postura, che non essendo del tutto corretta quando scarica il peso durante la camminata, gli causa delle sofferenze ai muscoli delle gambe.
Individuato il suo problema e apportato il correttivo potrà in modo ancor più efficace contribuire alla causa granata. Surraco anche lui è in ripresa dai guai che lo hanno afflitto nella prima parte della stagione. Stevanovic e Oduamadi completano il reparto degli esterni a disposizione di Ventura, ma ovviamente non bastano per questo, essendo in pieno svolgimento il calciomercato, la società continua a vagliare tutte le opportunità per trovare il giocatore adatto, con il giusto rapporto qualità-prezzo, per rinforzare il reparto che per il gioco del mister richiede ai suoi interpreti tanta corsa e abilità nel saltare l’uomo e non ultimo una buona dose di fosforo nel cervello per contribuire con efficacia alla manovra di gioco.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]