L’emergenza dovuta all’avere pochi uomini a disposizione è una situazione che Ventura conosce suo malgrado troppo bene e anche per l’importante sfida con il Verona il mister dovrà fare di necessità virtù. Se da un lato non dovrà scervellarsi per scegliere chi mandare in campo, dall’altro sicuramente preferirebbe doverlo fare, anziché centellinare con il bilancino i suoi ragazzi per riuscire a mettere il miglior argine possibile a protezione di Benussi. Glik è squalificato, per fortuna Di Cesare sta meglio, infatti ieri ha disputato la partitella con gli Allievi di Moreno Longo, però in settimana ha avuto problemi alla caviglia.
Zavagno e Masiello non sono disponibili a causa di acciacchi e Parisi, che nelle ultime gare è parso un pò affaticato, dovrà tener duro ed aspettare tempi migliori per rifiatare. Pratali e D’Ambrosio dovranno quindi essere pronti, se durante la partita ce ne fosse bisogno, il primo a giocare al fianco destro di Ogbonna – l’unico titolare inamovibile e imprescindibile da inizio stagione – ed il secondo a posizionarsi sulla sinistra, se come sembra Darmian partirà titolare e quindi si collocherà nella sua posizione consueta a destra. Pertanto a tre giorni dalla gara è verosimile che la difesa anti-Verona sarà composta da: Darmian, Di Cesare, Ogbonna e Parisi con D’Ambrosio e Pratali in panchina pronti a dare una mano ai compagni.
Con gli scaligeri la fase difensiva sarà molto importante, perché il Torino vuole rimanere in beata solitudine sul gradino più alto della classifica e per riuscirci dovrà prima di tutto non prendere gol, ma allo stesso tempo dovrà far sì che la manovra offensiva risulti decisiva e venga concretizzata con la realizzazione di un gol in più degli avversari. Il pareggio non garantirebbe ai granata il raggiungimento dell’obiettivo di rimanere primi grazie alle loro sole forze, poiché se si verificasse dovrebbero sperare che domani pomeriggio il Pescara non vada oltre il pareggio a Cittadella. E’ vero che hanno la fortuna di sapere i risultati delle altre formazioni visto che giocano in posticipo, però in caso di gentili regalini altrui è indubbio che subentrerebbe la voglia di provare l’allungo e di conseguenza la vittoria sarebbe d’obbligo.
Sul fronte offensivo in casa Toro non si registrano emergenze, ogni scongiuro preventivo è lecito, infatti tutti i giocatori – tranne Pasquato ancora impegnato a lavorare a parte a causa del problema alla retina e Verdi per una mialgia ai muscoli addominali – sono a disposizione dell’allenatore che dovrà scegliere chi far partire titolare, chi portare in panchina e chi gioco-forza far accomodare in tribuna. Bianchi tornato al gol dopo un lungo digiuno si candida per un posto da titolare al centro dell’attacco a fianco di Antenucci, attuale capocannoniere e punta che attualmente gode della miglior forma, mentre per i ruoli di esterno i più accreditati sono Stevanovic e Oduamadi, anche lui a segno con il Grosseto, proprio con la rete che aveva sbloccato il match.
Meggiorini, Sgrigna, Surraco e Guberti sono fra i più impegnati per mettere in difficoltà Ventura e aggiudicarsi almeno un posto in panchina, soprattutto Guberti non vede l’ora di tornare a giocare dopo il lungo stop forzato a causa del grave infortunio ormai del tutto superato. Questo se il mister deciderà di utilizzare il consueto modulo, 4-2-4 al momento quasi certo, ma Ventura potrebbe sorprendere Mandorlini schierando la sua squadra in modo differente e magari utilizzare, come già fatto in qualche altra occasione, Vives o Stevanovic collocandoli in una posizione che permetta loro di aggredire gli spazi per aprire brecce nel fronte avversario.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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