Toro, Glik: “Avere una solida difesa per puntare alla salvezza”

Glik si sente più forte dell’anno scorso perché ha acquisito esperienza e sa come affrontare psicologicamente l’ambiente. Il difensore centrale è determinato a far bene in serie A.

È iniziata la seconda parte del ritiro, come procede la preparazione?
“Bene, sicuramente la prima parte del ritiro a Sappada è stata più impegnativa dal punto di vista fisico, abbiamo lavorato molto, mentre adesso il livello d’intensità sta scendendo un po’ e ci concentriamo un po’ più sulla tattica”.

All’interno dello spogliatoio e in particolar modo voi difensori come avete vissuto la vicenda Ferronetti, lui ha rescisso perché i carichi di lavoro sono stati troppo pesanti?
“Se n’è parlato pochissimo nello spogliatoio, in tutte le squadre durante il periodo estivo si lavora duramente e non so se in Italia esista una squadra che abbia carichi di lavoro non elevati. Sinceramente non conosco nei dettagli i motivi della rescissione di Ferronetti e quindi non saprei cosa dire”.

Conosce il nuovo compagno di reparto Caceres che dovrebbe unirsi a voi oggi?
“Personalmente non lo conosco, ma lo accoglieremo al meglio come abbiamo sempre fatto con i nuovi e credo che in questo gruppo stare bene”.

L’anno scorso il Torino a Sappada si era ritrovato quasi con la squadra al completo, ma quest’anno qui a Omegna nella seconda parte del ritiro, è evidente che mancano ancora dei giocatori, questo vi condiziona e influisce sulla preparazione?
“Per noi giocatori non credo sia un problema, perché siamo concentrati sull’allenarci al meglio ogni giorno. Non so relativamente a ciò cosa ne pensi lo staff tecnico e i dirigenti”.

Si aspetta l’arrivo di nuovi giocatori?
“Io faccio il mio e mi sento forte, per me è uguale se arriverà un altro difensore oppure no. Io vorrei giocare e il mio obiettivo è essere titolare per riuscirci sto lavorando duramente e con impegno”.

Per far bene in campionato si dice che prima di tutto bisogna non perdere se è valso in B quanto più varrà in serie A?
“L’importanza di avere una difesa solida, più o meno, è la stessa perché per essere promossi è servito subire pochissimi gol e per rimanere in serie A dovremo fare la stessa cosa, ma è indubbio che quest’anno la qualità dei giocatori sarà più alta e, infatti, il ritiro ci serve per migliorare alcuni aspetti sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Spero che riusciremo a prepararci al meglio per cominciare bene fin dalla prima partita il campionato”.

Ventura è molto pignolo quando si tratta di tattica e non lascia nulla al caso, poiché la qualità è superiore in serie A dal punto di vista difensivo come si affronta questa categoria, che lei un po’ ha già frequentato?
“Ho giocato pochissimo in serie A, ma il mister insieme a Sullo sanno preparare molto bene le partite e come già l’anno scorso questa sarà la nostra forza anche quest’anno: di ogni avversario sappiamo praticamente tutto. Poiché il livello sarà più alto in A dovremo fare meglio dell’anno scorso e sperare che tutto vada bene”.

Lei personalmente teme di più la qualità degli attaccanti di serie A o la loro rapidità?
“La qualità è più elevata, ma non solo degli attaccanti anche di tutti gli altri giocatori, mentre sulla rapidità non saprei. Tutti in campo dovremo essere attenti”.

A centrocampo sono cambiati alcuni interpreti non c’è più Iori e sono arrivati Gazzi e Brighi, che ogni giorno si allena più a lungo con il resto del gruppo. E’ cambiata qualche cosa per voi difensori con l’arrivo di questi nuovi centrocampisti?
“Obiettivamente no, a Matteo Brighi servirà un po’ di tempo per capire i movimenti che facciamo e che sono richiesti dal mister, però la nostra concezione di gioco non è cambiata più di tanto è rimasta molto simile all’anno scorso”.

Attualmente siete quattro difensori centrali, pensa che bastiate per affrontare la serie A?
“In serie B che il campionato è ancora più lungo, lo abbiamo disputato in quattro quindi potremo fare altrettanto in A, comunque se ne arriverà un altro sarà meglio per noi così si darà ancora di più in allenamento per conquistare un posto la domenica. In quattro o in cinque ce la faremo sicuramente, anche Matteo Darmian può giocare al centro della difesa, quindi starà all’allenatore e ai dirigenti pensare se ci voglia un ulteriore innesto”.

Ha detto che il suo obiettivo è diventare titolare in questo Torino, ma adesso si sente titolare?
“Mi sento più forte dell’anno scorso perché ho acquisito esperienza e so come funziona il calcio al Torino e so cosa aspettarmi quest’anno: sono psicologicamente più forte. Sta al mister decidere se sarò titolare o no, ma è sicuro che in tutte le partite cercherò di giocare al meglio, così come in allenamento voglio lavorare sempre di più per conquistare un posto da titolare”.

C’è una squadra che le sembra più difficile da affrontare delle altre?
“No, al momento non ci penso. Credo che dobbiamo pensare a noi stessi e che potremmo fare bene con qualsiasi avversario e se ci riusciremo tutte le altre squadre dovranno preoccuparsi di noi”.

E un giocatore che non vorrebbe dover marcare perché lo ritiene molto forte?
“C’era Ibrahimovic (ride, ndr), ma è andato a giocare in Francia quindi non c’è un avversario in particolare che tempo, in tutte le squadre ci sono attaccanti forti”.

E la Juventus e i suoi giocatori?
“Sì la Juventus è sicuramente una buona squadra, ma anche il Napoli, il Milan e l’Inter sono forti, la Lazio ha Klose in attacco, ci sono tanti attaccanti di ottimo livello”.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]

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