Toro: presente e futuro parlano la lingua della “programmazione”

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Il presente e soprattutto il futuro del Torino sul campo e al di fuori di esso dipendono dalla programmazione, il presente sarà figlio di ciò che è stato programmato a partire dall’estate scorsa, mentre il futuro dipenderà dalle linee guida che verranno stabilite in questo periodo. Stabilite in questo periodo perché la programmazione, come ben specifica il vocabolario della Treccani è “l’operazione, l’attività, il risultato del programmare”, ovvero “formulare, stabilire un programma” che non è nient’altro se non “l’enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole fare, d’una linea di condotta da seguire, degli obiettivi a cui si mira e dei mezzi con cui s’intende raggiungerli; discorso, scritto, manifesto in cui si espongono le intenzioni, i fini, o si illustrano i principi, le ragioni, i limiti di un’opera o di un complesso di opere, e simili. Più genericamente: ciò che si propone, o che ci si propone di fare”. Quindi se si vuole fare una qualsiasi cosa prima si deve programmarla.

Il Torino per questa stagione ha programmato di tornare in serie A e alla luce di quanto fin qui fatto è sulla buona strada per riuscirci essendo primo in classifica. Ora però la programmazione deve momentaneamente dividersi, perché l’allenatore e la squadra devono proseguire il loro precorso per conseguire il risultato stagionale, mentre la società deve già guardare avanti e programmare la prossima stagione. E qui viene il bello: perché a cominciare dal direttore sportivo per proseguire con l’allenatore, due figure fondamentali per una società di calcio, sono in scadenza di contratto, quindi la prima cosa da farsi è decidere se si è interessati a tenerli e se è così di conseguenza si devono intavolare trattative per sapere se anche loro vogliono proseguire l’avventura in granata e a quali condizioni.

Ed ecco che subentra la seconda fondamentale parola intorno alla quale tutto ruota: condizioni. Tornando anche in questo caso al vocabolario della Treccani al termine condizione si legge“in generale, fatto il cui intervento è necessario perché un altro fatto possa verificarsi; quindi, in particolare: a. qualità, requisito, situazione o presupposto necessari a un determinato scopo; b. proposta che in un accordo di qualsiasi natura (trattato politico, patto militare, contratto commerciale, convenzione privata, eccetera) una delle parti fa all’altra e alla cui accettazione è subordinata l’attuazione dell’accordo stesso; quindi, in genere, limitazione, restrizione, riserva con la quale si è disposti a fare una concessione, a dare un consenso; c. con valore più generico, nell’uso comune, la misura del prezzo richiesto come corrispettivo di una prestazione, di una vendita, o comunque in cambio di un bene o per una qualsiasi operazione di natura commerciale”. Quindi garanzie in termini di programmazione e accordo di tipo economico.

Petrachi per rinnovare il contratto con il Torino vuole avere certezze sul budget per allestire la squadra in serie A e Ventura più volte pubblicamente ha ripetuto: 1. che non avrebbe senso arrivare in serie A per poi l’anno successivo ripiombare nell’inferno della serie B; 2. che il lavoro che intendeva svolgere non si limitava al raggiungimento dell’obiettivo stagionale, ma anche alla creazione di un gruppo che servisse da ossatura per il futuro; 3. che secondo lui l’attuale rosa al novanta per cento può essere confermata in serie A e che anche i più scettici in tal senso si stupiranno vedendo sui campi della massima serie gli attuali giocatori; 4. che in caso di promozione la squadra va integrata con giocatori che ne accrescano il valore. Sante parole, condivisibili perché dettate dal buon senso. Nell’attuale rosa del Torino vi sono: Gasbarroni, Morello, Parisi, Pratali, Zavagno in scadenza di contratto; Basha, Benussi, Coppola, Darmian, Guberti, Iori, Oduamadi, Pasquato e Surraco in prestito; Antenucci, Glik, Meggiorini, Stevanovic e Verdi in comproprietà e Bianchi, Chiosa, D’Ambrosio, De Feudis, Di Cesare, Gomis, Masiello, Ogbonna, Sgrigna, Suciu e Vives di proprietà. Programmazione è appunto la parolina magica che trasforma i sogni in realtà.

[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]