Si comincia, dal campo più ostico, contro la formazione più talentuosa e forte del girone J. The game is about glory. Si gioca per la gloria al White Hart Lane, data di fondazione 1895. La storia del calcio, 115 anni di tradizione e passione aspettano la Lazio. Nella tana del Tottenham, Petkovic deve rinunciare ad Antonio Candreva, causa influenza last minute. Al suo posto con coraggio l’ex Primavera Onazi al centro, con Gonzalez, che garantisce corsa e maggiore copertura di Zarate, sulla fascia. Per il resto chance anche per Cavanda, preferito a Scaloni: largo ai giovani, nella tana dei Leoni inglesi. Lennon e Bale sugli esterni, Defoe di punta per lo Special Two Villas Boas, reduce da una confortante vittoria contro il Reading, dopo l’inizio shock della sua seconda esperienza londinese, dopo quella fallimentare del Chelsea. Nella tana del leone, non si scherza più. Bisogna domare la bestia, o provarne i denti: osare è fare, il motto del Tottenham, gettato sul campo. Estremo sacrificio: Petkorisposta.
PRIMO TEMPO – Primo brivido per la Lazio dalla destra all’8′, Walker serve lungolinea Lennon, che brucia Lulic e la mette dentro, Cavanda imperfetto alza un campanile, risolto da Gonzalez che serve Marchetti di testa. La Lazio risponde subito, Walker svirgola, Ledesma serve Lulic sulla sinistra, cross immediato per Klose in ottima posizione, che non arriva sul pallone per un soffio.Ancora Lennon, spina nel fianco biancoceleste, duetta con Defoe, Lennon arriva al cross per Bale, intercetta Cavanda che rinvia nuovamente sui piedi di Aaron Lennon: nuovo cross, colpo di testa di Bale, palla alta.Il Tottenham comincia a macinare gioco, Lulic non riesce a tenere sul corto Lennon, ma al 21′ è Bale che crossa, Dempsey che brucia tutti, e la butta dentro: è fuorigioco, o quasi, nulla di fatto. Letal Lennon punta Biava al 27′, e il centrale biancoceleste lo stende, e si becca il giallo. Un quarto d’ora discreto per la Lazio, poi solo Tottenham, la Lazio non riesce ad uscire dalla propria metà campo, schiacciata dalla pressione inglese: dominio puro sugli esterni, palla a terra, uno-due letali, questa la ricetta di Villas Boas. Quasi assedio, se non fosse per Klose, prende il tempo a Vertonghen, entra in area, prova a servire Mauri completamente solo, ma è solo calcio d’angolo. Ancora Klose su pallone delizioso di Mauri non riesce a colpire al volo, sciupando una ghiotta occasione. Alla fine del 41′ la migliore occasione per la Lazio: Vertonghen devia un cross di Lulic al limite, Gonzalez impatta al volo trovando il tiro dell’anno, Lloris battuto, colpisce la parte bassa della traversa, che risputa in campo il pallone, senza regalare la giusta gloria al coraggio del biancoceleste. L’arbitro romeno fischia la fine del primo tempo, tutti a bere un tè caldo con la Regina.
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo, stessi effettivi, il Tottenham spinge, e al 51′ nell’area biancoceleste succede di tutto: Lennon in area non riesce a colpire, flipper micidiale per le coronarie dei presenti, degli assenti e di tutti gli antenati evocati, Lennon devia nuovamente, Biava rimpalla da terra e salva in due tempi, Marchetti tocca, rimpallo e poi palla in angolo. Azione concitata è definizione minimalista. Ancora gol del Tottenham, ancora fuorigioco: Bale serve Defoe, fischio dell’arbitro ma l’attaccante deposita in rete. Posizione irregolare dell’ala gallese, e si ricomincia a reti bianche. Migliore la prestazione di Cavanda e Onazi, un pò timidi nel primo tempo: offrono buoni spunti, palla a terra. Al 62′ fallo tattico di Dias, che prova anche ad ingannare l’arbitro accusando Ledesma. In effetti era stato l’italo-argentino a sbagliare in fase d’impostazione, di certo non è stato l’autore del fallo. Ancora fallaccio di Gonzalez, punizione conseguente pericolosissima, Sandro non trova la deviazione letale. Secondo fallaccio di Gonzalez il romeno Hategan stavolta non ha dubbi: è cartellino giallo. Punizione, e in area Klose trattiene vistosamente il suo uomo: rugby style, ma niente fischio, sospiro di sollievo biancoceleste. Momento difficile per la Lazio, i padroni di casa fanno la voce grossa, mentre sugli spalti a cantare sono solo i tifosi della Lazio. Secondo gol annullato per il Tottenham (Defoe segna a gioco fermo): Caulker svetta, affossa Mauri, per l’arbitro è fallo. Forse un arbitro inglese avrebbe dato il gol: ma buon per la Lazio, di inglesi ci sono solo i tifosi del Tottenham. Problemi per Bale al 74′, dopo un contatto con Cavanda del tutto fortuito: il terzino congo-belga lascia il segno.
Sulla gamba di Bale. Esce Dempsey ed entra l’ex Swansea islandese Sigurdsson. I tifosi invocano Mauro Zarate, Petkovic non accenna a far cambi. Secondo tempo più rinunciatario, duro, complicato da gestire, troppi errori e alta tensione nel palleggio: e il tanto invocato Zarate entra al posto di Onazi, esce inspiegabilmente il miglior in campo Lennon ed entra Townsend. Giallo per Mauri che butta giù Naughton, tacchetti in regalo anche per il terzino del Tottenham. Proprio Townsend grazia la Lazio al 91′: Lulic se lo perde, ma il colpo di testa finisce alto. Esce Mauri, uno dei più propositivi, ed entra Ederson. Mancano pochi affrettati respiri alla fine, entra anche Ciani al posto di Hernanes, Zarate si impegna in pressing forsennati, Cavanda morde sui piedi di Naughton, entra Mason per Dembele, e lo getta a terra.
Questa è la Lazio, cuore e sudore, coltello tra i denti, capacità di soffrire e sguardo folle: pareggio tenuto tra i denti fino alla fine, la Lazio esce dalla tana del leone senza aver preso gol, con le ossa intatte. Senza la pelle della bestia, ma con la promessa di guardarla negli occhi al ritorno. La Lazio di Petkovic, senza paura, mai, torna a casa con un punto d’oro. The game is about glory: si gioca per la gloria, ma la gloria non basta. Osare è sacrificio, quel che serve per uscire vivi dalla tana della bestia si è visto oggi: sudore, tacchetti, lotta senza quartiere. Per la gloria.
TABELLINO:
Tottenham (4-3-3): Lloris; Walker, Caulker, Vertonghen, Naughton; Dembelé (49′ st , Mason), Sandro, Bale; Lennon (36′ st Townsend), Defoe, Dempsey (31′ st Sigurdsson). A disp.: Cudicini, Gallas, Dawson, Huddlestone. All.: Villas Boas
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Dias, Biava, Lulic; Ledesma; Onazi (35′ st Zarate), Gonzalez, Hernanes (49′ st Ciani), Mauri (47′ st Ederson), Klose. A disp.: Bizzarri, Scaloni, Kozak, Floccari. All.: Petkovic
Arbitro: Hategan
Ammoniti: Biava, Dias, Gonzalez, Mauri (L)
[Luca Capriotti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]