La Roma resuscita nel giorno migliore, nel giorno in cui doveva decidere se lottare almeno per il quarto posto o no. Lo fa con autorità, rischiando pochissimo e battendo due a zero una Lazio nervosa, che ha perso la testa finendo la gara in nove, con Matuzalem graziato dopo aver appoggiato delicatamente il piede sul viso di Totti.
Poco male. In settimana diversi laziali avevano gioito alla notizia che il Capitano giallorosso avrebbe giocato, sperando così di portare facilmente a casa i tre punti.
I fatti dicono ben altro e alla vigilia avevamo scritto che per vedere una Roma vittoriosa occorreva la guida del suo Capitano. La partita non è stata bella, in questo Reja ha ragione, ma al tifoso romanista non interessa né deve interessare tutto ciò. Il bel gioco quest’anno è un’utopia e si deve pensare solamente a finire nel miglior modo possibile la stagione, per poi mettere un punto e voltare pagina.
Dopo un anno di tribolazioni, polemiche e veleni, vedere Taddei andar via contento sul camioncino dei pompieri, vedere Burdisso farsi mezzo campo di corsa per andare ad abbracciare Doni, vedere Mexes evitare di guardare l’esecuzione del rigore per poi esplodere di gioia, vedere Totti esultare sotto la Sud riconcilia con i colori giallorossi.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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