Sembra ieri, ma son già trascorsi cinque anni. O meglio, quattro e mezzo. Tanto, tanto tempo. Era il 4 novembre 2008, era la Roma di Spalletti. Non quella meravigliosa ed efficace del primo triennio, bensì quella in crisi di risultati e d’identità, dispersa nei bassifondi della classifica. Sette punti in nove partite di campionato, quartultimo posto in graduatoria. Un pessimo inizio di stagione, non c’è che dire. Ma in Champions League il gruppo giallorosso riuscì a rialzarsi, proprio nella serata più difficile, all’Olimpico, contro il Chelsea vice campione d’Europa guidato da Luiz Felipe Scolari.
Prestazione fantastica, semplicemente memorabile. Mezzora circa in equilibrio, poi il guizzo di Christian Panucci al 34′, imbeccato alla perfezione da un traversone dalla destra di Cicinho. Gol da centravanti puro. Nella ripresa, tutti ad attendere (e temere) la reazione rabbiosa dei blues. E invece, autentico monologo giallorosso. Superba prova collettiva ed esaltazione del talento di Mirko Vucinic, a segno di potenza dalla distanza (47′) e in piena area (58′) al termine di una progressione straripante. Inutile l’1-3 di Terry a quindici minuti dal termine. Grande, grandissima festa. E chissà che stanotte i ragazzi di Garcia, anche se solo in amichevole, non riescano a ripetere le gesta dei validi soldati spallettiani.
[Alessio Nardo – Fonte: www.forzaroma.info]
