TRAPANI – La scossa tanto attesa non è arrivata. Il Livorno al “Provinciale” di Trapani evidenzia ancora una volta tutti i suoi limiti e al termine di una partita decisamente brutta porta comunque via un punto dalla trasferta siciliana. Ma è un pareggio scialbo, figlio naturale della paura e dei limiti tattici, fisici e psicologici delle due squadre in campo.
Formazioni – Gelain, che deve rinunciare agli squalificati Emerson e Luci, rilancia Jelenic dal primo minuto e opta per un 343 con Maicon e Gemiti sulle corsie esterne. Boscaglia, senza Basso e Barillà, risponde con il 442 d’ordinanza con il tandem Curiale-Abate in attacco.
La partita – Nel primo tempo i granata provano a condurre le danze con risultati modesti mentre il Livorno si limita a ripartire in contropiede. Sul taccuino finisce solo un tentativo di Feola dalla distanza per i siciliani e una bella punizione di Vantaggiato, gran parata di Gomis, per gli amaranto. Il resto da dimenticare e dimenticabile. Nella ripresa, se possibile, succede ancora meno. Da segnalare solo il ritorno in campo di Djokovic (che subito si becca un giallo, salterà la Ternana) e il tentativo di Gelain di giocarsi la carta Galabinov. Niente da fare, con il passare dei minuti a vincere è…la paura di perdere, le squadre si accontentano del pari e al fischio finale una pioggia di fischi saluta impietosamente l’ennesima gara deludente dell’undici di casa. Ma anche a Livorno non sono partiti gli applausi…
[Luca Aprea – Fonte: www.amaranta.it]