Trezeguet a Napoli, difficile che si faccia. L’idea di Mazzarri

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“Si faccia una domanda, si dia una risposta”, direbbe Marzullo. Lo ha fatto David Trezeguet, dalle colonne de Il Mattino, con una frase eloquente: “Non avrei problemi a giocarmi il posto da titolare”. Altro che riserva di lusso, altro che giocatore da metter dentro a un quarto d’ora dalla fine, quando magari al San Paolo le squadre si chiudono e non lasciano spazi. Uno come Trezeguet, che in carriera ha vinto tutto quello che c’era da vincere, non può, fisiologicamente, avere una mentalità da “riserva”. Insomma, un campione del genere, pur se in là con gli anni, verrebbe a Napoli ancora con ambizioni importanti. Forse troppo per ciò che serve a Mazzarri.

La forza del Napoli è sempre stato il gruppo. Un gruppo in cui si stagliano alcuni elementi più forti, i cosiddetti “titolarissimi”, che hanno contribuito in maniera determinante ai successi azzurri. La teoria societaria è che questi giocatori hanno avuto un rendimento molto alto perchè sapevano di non avere alle loro spalle compagni di squadra che potessero insidiarne il posto da titolare. In poche parole, hanno potuto giocare con la mente sgombra da qualsiasi preoccupazione. E la loro resa è stata fenomenale.

Ecco perchè David Trezeguet si può mettere il cuore in pace. Non arriverà, non perchè il Napoli non creda in lui. Non arriverà perchè con uno come lui in squadra, quegli equilibri tanto decantati da Mazzarri potrebbero iniziare a scricchiolare paurosamente.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]