L’attaccante svedese ha dato il suo addio al calcio davanti agli oltre 70mila spettatori a San Siro. Con la maglia del Milan ha disputato 163 partite e realizzato 93 gol
MILANO – “Goodbye Zlatan!”. Vogliamo dirtelo anche noi. Con un video, pubblicato su Youtube dall’AC Milan, che ricorda i momenti più salienti con la maglia rossonera di questo straordinario Campione. Ieri a San Siro si é conclusa la carriera da giocatore di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese, 42 anni da compiere a ottobre, ha dato il suo “ciao” (perché addio era una parola troppo forte da pronunciarsi…) al calcio, davanti a oltre 70mila spettatori, davanti al “suo pubblico”. “Sarò milanista per tutta la vita“, ha detto. Tra le lacrime di commozione. Perché alla fine le emozioni travolgono tutti, anche i più forti, i più duri. O che comunque per anni hanno voluto atteggiarsi a tali pur avendo un cuore tenero. Sono stati momenti, intensi, da brividi, emotivamente molto forti che hanno commosso un po’ tutti: i suoi compagni di squadra, chi era presente allo stadio e chi ha assistito al suo discorso davanti a uno schermo.
Da professionista Zlatan Ibrahimovic ha disputato 866 partite, segnando per ben 511 volte. Il suo palmares racconta di 11 campionati Nazionali, 3 Coppe Nazionali, 4 Coppe di lega, 10 Supercoppe Nazionali, 1 Supercoppa Europe, 1 Mondiale per Club e una Europa League. In carriera ha vestito la maglia di Malmo, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, PSG, Manchester United, LA Galaxy. Con quella del Milan, in due parentesi differenti (la prima dal 2010 al 2012 e l’altra dal gennaio del 2020 a ieri) Ibra ha giocato 163 partite e realizzato 93 reti. Alla sua seconda esperienza in rossonero é stato una guida dei suoi compagni, mettendo al loro servizio la sua maturità, cambiando la cultura della squadra, il suo approccio alle partite.
Anche da bordocampo, perché purtroppo negli ultimi anni gli infortuni hanno finito per farla un po’ da padrone. Nella stagione appena conclusa, complici i postumi dell’intervento al legamento crociato del ginocchio sinistro e altri fastidi muscolari, ha disputato soltanto quattro partite. Ma il 18 marzo scorso a Udine ha trasformato un rigore. E per quella rete, realizzato a a 41 anni e 166 giorni, battendo il record di Billy Costacurta che aveva segnato a 41 anni e 25 giorni il suo ultimo gol, sempre su rigore, sempre contro l’Udinese, resterà negli annali come il più anziano marcatore di Serie A. “Ci rivedremo in giro…se sarete fortunati” ha detto in campo Zlatan, con la sua proverbiali ironia e intelligenza. Poi nella conferenza stampa post partita si é fatto più serio e non ha escluso di diventare dirigente o allenatore. Ma con i tempi e la preparazione giusta, perché é fondamentale partire da zero e crescere. Anche per chi da calciatore ha dominato la scena per decenni.