Tre, il numero perfetto. Tre come i punti guadagnati dal Cagliari contro il Catania, tre come i gol di Nené, alla prima tripletta in serie A, tre come le vittorie conquistate da Donadoni nelle sue prime quattro partite sulla panchina rossoblu. Tre, il numero perfetto, oggi anche un po’ di più.
L’allenatore bergamasco sceglie Perico a destra, Biondini e Nainggolan a centrocampo e Nené in attacco. Pisano, Lazzari e Acquafresca partono dalla panchina. Giampaolo teme Cossu e gli mette Carboni di guardia, rinunciando a Sciacca. Il Cagliari vuole vincere e fa la partita da subito. L’occasione buona arriverebbe al decimo con Nené, ma Andujar si supera e la bandierina del guardalinee vanifica tutto. Vantaggio che arriva un minuto dopo. Il cross di Agostini trova la testa di Matri: traversa! Arriva Nené, al volo col sinistro, fortissimo, imparabile: 1-0.
Il Catania non riesce a reagire. Troppo più forti, troppo più in giornata i sardi, che cercano il raddoppio e lo trovano al ventisettesimo, ancora con Nené, stavolta di testa, su cross di Agostini. Il terzino toscano e il centravanti brasiliano sono incontenibili. A questo punto il Catania ci prova. Dalla distanza con Gomez, che non va tanto lontano dal palo di Agazzi. Ma è una fiammata isolata: il Cagliari controlla senza soffrire e ogni volta che avanza è pericoloso. Soprattutto sulla sinistra, dove Agostini, Nainggolan e Cossu formano un asse contro cui la difesa catanese sembra impotente.
La ripresa comincia con un cambio per parte. Nel Cagliari esce Cossu ed entra Lazzari, mentre nel Catania va fuori Maxi Lopez per far posto ad Antenucci. Tatticamente non cambia niente. E Lazzari potrebbe colpire subito, ma la palla gli capita sul piede sbagliato, il destro, e la conclusione è debole e centrale, troppo semplice da bloccare per Andujar. Gli ospiti scivolano sempre più in basso con l’espulsione di Martinho che entra malissimo su Perico, con la gamba molto alta, infilando i tacchetti sotto il ginocchio dell’avversario. Tutto troppo facile per il Cagliari, che va vicino al terzo gol con Matri. Il primo errore dell’attaccante lodigiano è clamoroso: solo davanti ad Andujar calcia il pallone a lato.
La seconda occasione, pochi minuti dopo, è più difficile e ha lo stesso identico esito. Chi non sbaglia è Nené, che firma la tripletta al venticinquesimo, ancora di testa, stavolta sfruttando un calcio d’angolo di Lazzari: 3-0 Cagliari. Donadoni lascia spazio a Sivakov, che entra al posto di un Nainggolan monumentale. Al Catania va male tutto: anche Morimoto si fa espellere per una reazione su Ariaudo. Matri sfiora il 4-0 con un destro dal limite, prima che il Sant’Elia si alzi tutto in piedi, tra un olé e l’altro, per salutare Nené, sostituito da Acquafresca. È la giusta conclusione per la partita del brasiliano, il finale migliore per quella del Cagliari, che batte 3-0 il Catania e pensa a Cesena con un pizzico di ottimismo in più.
[Gabriele Lippi – Fonte: www.tuttocagliari.net]
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