UDINE – Ci pensa sempre lui, o meglio, ci pensano sempre loro. Di Natale e Scuffet, insieme a prove eccezionali anche di tutti gli altri scesi in campo, mettono la salvezza praticamente al sicuro. Guidolin sceglie Nico Lopez in staffetta con Bruno Fernandes, mentre Maran torna al vecchio e caro 4-3-3 con Keko-Bergessio-Barrientos. La partenza è tutta di marca catanese, con gli ospiti che hanno bisogno disperato di punti e lo fanno vedere in campo. É subito Scuffet a volare sul destro di Plasil, smanacciando con la mano di richiamo in calcio d’angolo. Gli etnei capiscono che forse possono sbloccarla e premono sull’acceleratore. Nei dialoghi stretti i rossazzurri fanno male, ma Scuffet mura di nuovo Plasil, aiutato in seconda battuta da Domizzi sul tiro di Bergessio. La prestazione del numero 22 bianconero frustra le velleità di vittoria del Catania, che pian piano arretra il baricentro concedendo occasioni ai padroni di casa. Un regalo vero e proprio di Gyomber quello del minuto 39, ma Di Natale non vuole infierire e si fa ipnotizzare da Andujar sul primo tiro e poi sul secondo. Bravo il portiere argentino prima, fortunato poi, quando Nico Lopez cicca da due passi il sinistro sull’assist prelibato di Allan, un gigante, servito a sua volta da una grande sventagliata di Di Natale.
Guidolin tenta di schiodare lo 0-0 tornando alle origini con Bruno Fernandes al posto di Nico Lopez. Dopo un primo ambientamento, è proprio il portoghese a far trasalire il pubblico di casa con un destro a giro che si adagia sulla parte alta della rete con Andujar battuto. La pressione delle zebrette cresce a dismisura, con Andujar costretto agli straordinari dai tiri di Bruno Fernandes e del solito Totò Di Natale. Il Catania è spaesato e viene caricato sulle sue spalle dal numero 10 Francesco Lodi, che prova ad assaltare all’arma bianca l’area bianconera, con esiti sfortunati e con l’Udinese che passa al 68′. L’azione è meravigliosa: Heurtaux apre per Totò, che vede Pereyra libero. El Tucu scambia in maniera pregevole con Bruno Fernandes e serve di prima Totò, che in stile Sassuolo si china e di testa insacca il sesto gol consecutivo al Friuli; il secondo di testa; l’undicesimo in campionato e il 187° In A nel giorno della sua festa per le 324 presenze ottenute, oggi 325.
Heurtaux ha l’occasione di chiuderla qualche giro di lancette dopo, ma sul servizio perfetto di Allan, il centrale transalpino si fa murare ancora da Andujar. Negli ultimi 20 minuti, causa stanchezza e voglia del Catania, i rossazzurri assediano l’Udinese, ma Scuffet si supera su Monzon, poi viene aiutato da Gabriel Silva su un tiro a botta sicura di Plasil. Tocca ancora a Lodi provare ad agguantare il pari, ma ancora Scuffet, anche se non con stile impeccabile, disinnesca il tentativo di segnare il quarto gol del centrocampista campano contro la sua ex squadra. Il Catania prova il tutto per tutto anche con Fedato, ma Scuffet alza definitivamente la saracinesca impedendo alla palla di entrare, per la frustrazione degli ospiti, che escono forse anche un po’ immeritatamente senza punti dal Friuli. L’Udinese lotta, soffre e sorride per questa salvezza ormai praticamente presa dopo tante peripezie.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]