Udinese-Chievo Verona 3-0: va in scena lo show bianconero

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logo-udineseUDINE – Guidolin conferma Scuffet e fa debuttare Hassan Yebda a centrocampo, con l’attacco formato da Maicosuel e Di Natale. A destra torna Basta. Corini risponde con un 5-3-1-1, con Stoian e Thereau a offendere. Bernardini e Guarente rimpiazzano gli squalificati Frey e Radovanovic. La partenza dei padroni di casa è convincente, a segnalare una tenuta mentale completamente ritrovata. Le conclusioni in rapida successione di Lazzari e Basta, però, non inquadrano di poco lo specchio della porta difeso da Puggioni. Il ChievoVerona sembra mettere subito in chiaro di non volerci provare più di tanto e si arrocca dietro. Badu e Basta provano a creare superiorità numerica, non riuscendo però a sgranare le maglie della difesa clivense.

I copioni di gioco della squadra di Corini non sono il massimo dell’originalità e la controprova arriva al minuto 30: il Chievo punge in contropiede quasi in maniera irrimediabile per i bianconeri. Bentivoglio sfugge a Domizzi che scivola e pesca Thereau. Il francese opta per un’artistica conclusione di tacco,che si infrange sul palo a Scuffet battuto. L’occasione è isolata e l’Udinese riprende in mano la gara, andando vicinissima al vantaggio poco dopo, ma Di Natale non concretizza un assist di tacco di Lazzari da poesia con un pallonetto mal calibrato, e decisamente troppo debole. Il primo tempo non regala troppi spunti e finisce con un grigio 0-0.

La ripresa si apre con Pereyra al posto di Lazzari, ma senza un cambiamento effettivo nel ritmo di gioco, con i clivensi intenti a evitare qualsiasi rischio con una difesa asserragliata dietro. Per passare ci vuole una giocata estemporanea, magari per vie per così dire aeree. La trova Dusan Basta, che ricama un pallone morbidissimo per Antonio Di Natale. Il capitano stoppa, conta i passi e scaglia in rete la sfera con un potente diagonale di destro, che non lascia scampo a Puggioni. Non il gol da Puskas Award come l’anno scorso, ma comunque una gemma assoluta. Il terzo gol consecutivo di Di Natale, sempre più regolare nel trovare la via della rete. Guidolin lancia nella mischia Bruno Fernandes, che con la sua spigliatezza crea qualche grattacapo alla retroguardia ospite, senza lasciare il segno. Almeno non subito. Sì, perché a 8 minuti dal suo ingresso in campo, Bruno segna il raddoppio. Il dialogo Di Natale-Pereyra nello stretto è una sonetto in endecasillabi sciolti del calcio.

El Tucu sprinta e serve Fernandes per il più facile dei tap in. Secondo gol stagionale per Bruno; primo al Friuli e gara in ghiaccio, con il Chievo rassegnato al peggio. Le giocate di Pereyra testimoniano la sua importanza per il gruppo bianconero. Gruppo che vola sulle ali dell’entusiasmo e cala il meritato tris a 4 dal termine, con un’altra azione di fattura inestimabile. Muriel conduce palla e la serve a Bruno Fernandes, il quale a occhi chiusi con il sesto senso confeziona un assist al bacio per Badu. Ingresso in area e piattone che non lascia scampo a Puggioni per la terza volta. Terza, come la segnatura della black star in campionato, tutte realizzate al Friuli. Un gol che concretizza una superiorità dei bianconeri apparsa disarmante nella ripresa. Terza vittoria in una settimana per l’Udinese, che finalmente respira a pieni polmoni l’aria di mezza classifica e si proietta nel migliore dei modi verso il grande appuntamento di martedì sera.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]