Udinese-Genoa 2-0: Di Natale-Floro Flores bianconeri in corsa Champions

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Entrare in campo senza fare conti, con il fuoco agli occhi e con in testa un solo risultato. L’Udinese di mister Guidolin a un anno dalla gloriosa stagione che portò alla Champions è ancora una volta lì, contro tutti i pronostici ma convinta delle proprie possibilità. L’obiettivo è talmente grande che non ci sarà bisogno di particolari discorsi, basterà guardarsi negli occhi ed entrare in campo per lasciarsi trasportare dal tifo di un “Friuli” in festa.

Soddisfatto dall’ultima trasferta in casa del Cesena, Francesco Guidolin conferma in blocco la formazione iniziale con l’unica novità Benatia, rientrante dopo la squalifica scontata nel corso dell’ultima giornata. Il Genoa, per dimenticare una stagione a dir poco tribolata, deve guadagnare un punto per ottenere la salvezza matematica. Per l’occasione, Luigi De Canio opta per un modulo altamente difensivo con Palacio unico interprete d’attacco.

Parte forte il Genoa, con l’attaccante argentino bravo a saltare l’uomo e guadagnarsi un calcio d’angolo sul quale è attenta la retroguardia bianconera. La risposta arriva al minuto 11 con Basta che dal limite dell’area conclude alto sopra la traversa. Le zebrette prendono in mano le redini del gioco e, alzando vertiginosamente il ritmo, mettono nella propria area di rigore il Genoa creando diversi pericoli. Al 14′ Pasquale prova a sorprendere Frey con una potente conclusione mancina che il numero 1 genoano riesce a bloccare. Due minuti dopo è capitan Di Natale a far tremare lo stadio con un tiro al volo che lascia immobile Frey e termina di pochissimo a lato.

Al 30′ l’episodio che cambia il match: Fabbrini si invola in contropiede e al limite dell’area viene trattenuto per la maglia dal già ammonito Kucka che si guadagna anticipatamente la via per gli spogliatoi. La gara si mette in discesa e Di Natale decide che è il momento di colpire. Sugli sviluppi della punizione, infatti, pennella una parabola sulla quale Frey non riesce a far nulla e porta meritatamente in vantaggio l’Udinese.

Al 37′ i rossoblù provano a reagire con Palacio che all’interno dell’area lascia partire un sinistro che si spegne alla destra di Handanovic. È l’ultimo sussulto per il bomber genoano che, appena 60 secondi dopo, viene cacciato da Tagliavento per avergli rivolto delle frasi ingiuriose, lasciando i compagni in 9. Le proteste sono veementi, i rossoblù sostengono che l’offesa fosse indirizzata a un compagno, ma l’arbitro non vuole sentir ragioni e conferma la decisione. Forte del vantaggio numerico, l’Udinese amministra il gioco senza rischiare nulla fino al 45′.

Inizia la ripresa ma il copione non cambia. I bianconeri nascondono il pallone agli avversari e provano a raddoppiare. La prima occasione arriva dopo cinque minuti con il solito Di Natale che, dopo aver scambiato con Pereyra, prova a sorprendere con un colpo di testa dai 10 metri Sebastien Frey. Il Genoa subisce il dominio bianconero, ma De Canio decide di lasciare tutto com’è nella speranza di non prendere gol e tentare l’arrembaggio nel finale di gara. Guidolin, al contrario, vuole chiudere il match e manda in campo Floro Flores al posto dello stanco Fabbrini. L’Udinese cambia marcia e trova un gol di testa con Pazienza che Tagliavento non convalida per un dubbio fuorigioco. I giocatori in campo contestano la decisione, ma ci pensa Floro Flores a mettere d’accordo tutti quando, al 66′, sfrutta al meglio un cross teso di Basta e butta dentro da due passi il più facile e importante dei gol. Il “Friuli” è in delirio, e a portare l’entusiasmo a mille ci pensa il tabellone che indica Bologna-Napoli 2-0.

È ancora presto per festeggiare, anche perché al 70′ il Genoa ha un sussulto d’orgoglio e con Jankovic su punizione prova ad accorciare il risultato. Handanovic respinge con i pugni e l’Udinese può ricominciare ad amministrare il vantaggio. La partita si addormenta e l’attenzione di tutti si trasferisce a Bologna.

Fino alla fine non succede più nulla, quel che sembrava impossibile si è realizzato. A 90′ minuti dal termine del campionato, l’Udinese di Guidolin stacca tutti e riconquista in solitaria il terzo posto che vuol dire Champions League. Nuovamente padroni del proprio destino si va a Catania per scrivere un nuovo clamoroso al “Cibali”.

TABELLINO:

UDINESE-GENOA 2-0

UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra (29′ st Fernandes), Pinzi (10′ pt Pazienza), Asamoah, Pasquale; Fabbrini (7′ st Floro Flores); Di Natale. A disposizione: Padelli, Coda, Armero, Torje. Allenatore: Guidolin.

GENOA (4-5-1): Frey; Mesto, Granqvist (9′ st Sampirisi), Moretti, Rossi M.; Carvalho, Kucka, Belluschi (30′ st Birsa), Biondini (40′ st Alhassan), Jankovic; Palacio. A disposizione: Lupatelli, Sculli, Jorquera, Gilardino. Allenatore: De Canio.

Arbitro: Tagliavento di Terni. Assistenti: Marzaloni e Copelli. Quarto uomo: Mazzoleni.

Reti: 31′ pt Di Natale, 21′ st Floro Flores.

NOTE: Espulsi: 30′ Kucka, 38′ pt Palacio. Ammoniti: 24′ pt Pereyra, 44′ pt Fabbrini. Recupero 3’ e 2’.