Oggi l’Inter sfidava l’Udinese nella gara valida per la undicesima giornata del campionato di Serie A. Gli uomini di Mazzarri portano a casa i tre punti con un convincente 3-0. Il tecnico interista cambia rispetto alla trasferta di Bergamo, pur rimanendo fedele al suo 3-5-1-1. In difesa bocciatura per un Rolando reduce da buone prestazioni. Al suo posto Ranocchia, con Samuel e Juan confermati al centro e a sinsitra della difesa a tre. Handanovic recupera last minute e torna tra i pali. In mezzo torna titolare Saphir Taider da mezz’ala destra, per dare più sostanza alla mediana, a sinistra è confermato Ricky Alvarez, con Jonathan e Nagatomo ai lati e Cambiasso in cabina di regia. La novità è rappresentata da Fredy Guarin dietro la prima punta Palacio, per sfruttare la conclusione del colombiano (sottotono e impreciso nelle ultime gare). Guidolin schiera i suoi specularmente ai nerazzurri, con il tandem offensivo formato da Muriel e Di Natale. Widmer prende il posto di Basta e in difesa viene proposto il collaudato trio Naldo-Domizzi-Danilo.
L’Inter non parte forte e le due squadre sembrano studiarsi. L’Udinese ci prova con lanci lunghi, spesso imprecisi, che facilitano il lavoro di Samuel e compagni. I nerazzurri faticano un po’ in impostazione e non sfruttano subito qualche imprecisione dei padroni di casa in fase di pressing alto. Palacio domina la scena alternando giocate a venire incontro e tagli profondi, da cui nascono le azioni più pericolose. L’Inter prende quindi in mano il pallino del gioco e riesce a far girare meglio la sfera, con Alvarez e Cambiasso preziosissimi nelle due fasi (il Cuchu recupera un paio di palloni importantissimi per ripartire pericolosamente verso la porta avversaria). Il gol è nell’aria e la partita si sblocca al venticinquesimo sugli sviluppi di un calcio da fermo, concretizzato da Palacio. La reazione dell’Udinese non c’è, dopo 4 minuti da corner i nerazzurri trovano il raddoppio con Ranocchia, che sfrutta una uscita a vuoto di Brkic. Nel finale di tempo gli uomini di Mazzarri non riescono a sfruttare gli aspazi e calare il tris e rischiano solo su due svarioni di Samuel (che poi esce per infortunio). Buona comunque l’aggressività nel recupero palla, per cercare di evitare l’incubo rimonta. Al posto del Muro entra quindi Rolando, che si piazza in mezzo ai tre dietro, con Ranocchia che resta a destra.
La ripresa inizia con gli stessi 22 uomini in campo. L’Udinese parte forte e va subito vicino al gol grazie a una dormita al limite dell’area di Guarin (che fa imbestialire Mazzarri). I nerazzurri ci provano in contropiede e vanno vicini al terzo gol con Palacio e Guarin (che prende il palo).
Guidolin cambia Di Natale per Ranegie e Pereyra per Fernandes e la squadra spinge di più. Mazzarri è costretto a inserire Pereira per Jonathan per dei problemi del brasiliano, con Nagatomo spostato a destra. I bianconeri attaccano con il supporto di Widmer, che passa a fare l’esterno offensivo, e i nerazzurri ci provano per lo più in ripartenza, ma lastanchezza si fa sentire e manca lucidità nell’appoggio decisivo. Muriel esce per Nico Lopez e Ranocchia dà forfait per una botta, con Andreolli che subentra. La gara si trascina al termine con l’Udinese a provarci, ma in modo poco preciso e i nerazzurri riescono al novantesimo a trovare il 3-0, che chiude la partita, in contropiede con Alvarez liberato da Palacio.
Buona prova dei nerazzurri al Friuli, contro un’Udinese poco compatta e con le idee meno chiare del solito. La difesa regge bene all’urto del secondo tempo bianconero. Guarin ci prova con più convinzione di Kovacic e Palacio è incontenibile. Alvarez mette fosforo in mediana e anche Taider si dimostra una scelta azzeccata, con le sue chiusure generose. Infine non c’è stata alcuna rimonta, con la squadra che è sembrata più convinta a chiudere la gara dopo il vantaggio.
[Luca Pessina – Fonte: www.fcinternews.it]