Dopo la pausa per gli impegni delle nazionali si ritorna alla Serie A: una tirata senza sosta fino al 7 ottobre che ci porterà finalmente nel vivo del campionato. Dopo la sfida contro la Juventus sarà ancora un derby cromatico, poiché l’avversario dei ragazzi di Guidolin è il Siena. I toscani dal 2003 a oggi sono praticamente un cliente fisso del massimo campionato italiano, e dire che prima di tale anno non avevano mai messo piede nella massima categoria. In questi ultimi dieci anni solo una parentesi in Serie B, peraltro di appena un anno e conseguente trionfale ritorno.
Il tecnico dei toscani è un umbro sanguigno, abituato a lottare col coltello fra i denti: Serse Cosmi. Fece il suo esordio in A col Perugia nel 2000, quando la squadra, composta per lo più da scommesse prese in categorie inferiori, sembrava destinata alla retrocessione e invece si salvò alla grande, per poi arrivare negli anni successivi a conquistare l’Europa attraverso l’Intertoto. Un Cosmi che ha preso per mano un Lecce spacciato e quasi non riusciva nel miracolo di salvarlo, un Cosmi che ha allenato anche l’Udinese, guidando i bianconeri negli storici gironi di Champions League. La missione per il tecnico non è delle più facili, poiché il Siena parte da un handicap di 6 punti, ora 5 dato il punto conquistato all’esordio col Torino.
Un Siena che gioca col 3-5-2, modulo prediletto dall’allenatore, un Siena che ha in cabina di regia una nostra vecchia conoscenza come Gaetano D’Agostino. Sarà lui a far giostrare una squadra come perno di un centrocampo che comprende anche gente del calibro di Vergassola e Valiani, con Mannini e Del Grosso (o Rubin) stantuffi di fascia. Anche in difesa non mancherebbero le vecchie conoscenze e ci riferiamo al brasiliano Felipe, che salterà la sfida per squalifica. Davanti a Pegolo potrebbero quindi orchestrare gli esperti Paci e Contini con la novità Neto, arrivato in estate dal campionato portoghese. Davanti Calaiò l’arciere della squadra oramai dal 2008 e prossimo a diventare il miglior bomber senese di tutti i tempi in Serie A. Gli mancano appena 4 reti per superare Maccarone. Insieme a lui potrebbe giocare l’albanese Bogdani, potenza e abilità nel gioco aereo oppure il guizzante brasiliano Zé Eduardo o Michele Paolucci, reduce da buone esperienze in Serie B e con 2 presenze all’attivo anche con l’Udinese. Infine, occhio ad Alessandro Rosina, fantasista rientrato dall’esperienza russa con lo Zenit, dove ha potuto fare incetta di scudetti e assaggiare i prestigiosi palcoscenici europei.
[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]